"Abbiamo vissuto mesi drammatici,
segnati dalla sofferenza e dalla solitudine. Impossibilitati nel
ministero ordinario, ma seguendo, nei modi possibili, l'angoscia
della nostra gente. Siamo stati nel dolore per la malattia e per
la morte di tante persone conosciute. Anche io ho vissuto giorni
di dramma, ma grazie a Dio ho superato la prova. Vi ringrazio
per la vicinanza e le preghiere": sono state parole commosse
quelle del cardinale Gualtiero Bassetti nell'omelia della messa
crismale, celebrata nella cattedrale di Perugia, della quale è
arcivescovo.
Il presidente della Cei - riferisce la diocesi - si è poi
soffermato "sulla speranza che proprio ora ci è necessaria".
"Infatti, quando siamo colpiti dai tanti lutti per il Covid - ha
aggiunto -, dalla sofferenza di coloro che sono ricoverati negli
ospedali, o dalla crisi economica che non risparmia nessuno,
possiamo ancora alzare lo sguardo con speranza. Se è stato
scritto qualche anno fa (da un confratello Vescovo scomparso nel
2019, Enrico Masseroni, in un testo di meditazioni ai
presbiteri, Vi ho dato l'esempio, Paoline 2006) che 'oggi è
proprio la speranza la virtù più in crisi', questa pandemia ci
sta facendo rendere conto, ribaltando quella giusta
constatazione, che oggi la speranza è la virtù della crisi, cioè
quella più necessaria per la crisi che stiamo attraversando. È
vero, anche le nostre comunità cristiane hanno attraversato
quella 'sindrome della stanchezza' che può assumere varie forme
e si vedeva già in qualcuna delle sette chiese dell'Apocalisse,
come nella mediocrità della chiesa di Laodicea, a cui il Risorto
rimprovera la tiepidezza. Ma la prova che stiamo vivendo,
paradossalmente, ci insegna a fidarci di Dio e a guardare
avanti".
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