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G20 sull'Afghanistan. Draghi: "Mandato all'Onu per agire. Sulle donne non tornare indietro 20 anni"

G20 STRAORDINARIO

G20 sull'Afghanistan. Draghi: "Mandato all'Onu per agire. Sulle donne non tornare indietro 20 anni"

Il vertice, organizzato su iniziativa di Draghi, si svolge in videoconferenza. Assenti Xi e Putin. Erdogan: 'La Turchia non può permettersi un nuovo flusso di migranti afghani' - DIRETTA

ROMA, 11 ottobre 2021, 20:45

Redazione ANSA

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Mario Draghi presiede il vertice G20 sull ' Afghanistan - RIPRODUZIONE RISERVATA

Mario Draghi presiede il vertice G20 sull ' Afghanistan - RIPRODUZIONE RISERVATA
Mario Draghi presiede il vertice G20 sull ' Afghanistan - RIPRODUZIONE RISERVATA

"C'è la consapevolezza che l'emergenza umanitaria è gravissima", ha detto il premier Mario Draghi, in conferenza stampa al termine del G20 dedicato all'Afghanistan, definendo il vertice "soddisfacente e fruttuoso". "C'è gran disponibilità ad agire, c'è stata sostanzialmente una convergenza di vedute sulla necessità di affrontare l'emergenza umanitaria", ha detto il premier.

"C'è stato un accordo, una grande disponibilità ad agire e una convergenza di vedute" sulla necessità di "affrontare l'emergenza umanitaria" in modo unificato attraverso "un mandato alle Nazioni Unite, di tipo generale, per il coordinamento della risposta e per agire anche direttamente", ha detto Draghi. 

"E' stato toccato da tutti il problema dei diritti delle donne, di garantire loro il diritto all'istruzione e di non tornare indietro di 20 anni", ha detto Draghi, aggiungendo: "Affrontare la crisi umanitaria richiederà contatti con i talebani, ma questo non significa un loro riconoscimento. Bisogna prendere atto che sono stati giudicati per ciò che hanno fatto, non per ciò che hanno detto".

"Il governo italiano - ha spiegato Draghi - ha assicurato l'uscita di 5mila persone dall'Afghanistan, anche la Germania ha fatto molto, e il Regno Unito. Tutti stanno cercando di ottenere dal governo dei talebani la possibilità che si organizzino dei corridoi" umanitari. C'è "questa consapevolezza diffusa che ci sia lì ancora gente che vuole uscire, e che sia nostra responsabilità prendersene cura. Molti di loro sono andati in Paesi vicini" e bisognerà "rintracciarli". "E' una realtà complicata e in gran movimento, ma l'impressione è che la si voglia affrontare". 

"Che io sappia", l'assenza di Vladimir Putin e Xi Jinping "non era dovuta" a "motivi particolari di politica estera",  ha affermato Draghi. "E' essenziale che Russia e Cina partecipino al G20" in programma a fine mese in presenza a Roma, ha detto il premier. "Tutti sono consapevoli" che su temi come il clima - ha detto - è necessaria la partecipazione di questi Paesi, così come "dell'India": sono "problemi che travalicano i confini nazionali, da affrontare in consessi internazionali".

Biden, i leader del G20 per difesa diritti umani - I leader del G20 si sono impegnati a garantire assistenza umanitaria direttamente agli afghani e a promuovere i diritti umani per tutti, comprese donne, bambine e minoranze. Lo afferma il presidente Joe Biden secondo quanto riporta la Casa Bianca. "Gli Stati Uniti restano impegnati a lavorare con la comunità internazionale per affrontare la situazione in Afghanistan e sostenere la popolazione afghana", aggiunge Biden.

La Commissione europea annuncia la messa in campo di un miliardo di euro in aiuti alla popolazione afghana. "Dobbiamo fare tutto il possibile per evitare un grave collasso umanitario e socio-economico in Afghanistan. Dobbiamo farlo in fretta", ha sottolineato la presidente della commissione Ursula von der Leyen. La situazione in Afghanistan, spiega la Commissione, si sta deteriorando, ponendo centinaia di migliaia di afghani a rischio con l'inverno in arrivo. "Siamo stati chiari sulle nostre condizioni per qualsiasi impegno con le autorità afgane, compreso il rispetto dei diritti umani", ha spiegato von der Leyen. "Ma il popolo afghano non deve pagare il prezzo delle azioni dei talebani. Questo è il motivo per cui il pacchetto di sostegno afghano è per il popolo afghano e per i Paesi limitrofi che hanno fornito i primi aiuti", ha sottolineato.

"La Turchia non può permettersi un nuovo flusso di migranti dall'Afghanistan, ne sarebbero colpiti anche i Paesi europei": lo afferma il presidente turco Recep Tayyip Erdogan nella riunione straordinaria del G20 sull'Afghanistan. Il presidente turco ha anche proposto di formare un gruppo di lavoro sulla migrazione presieduto da Ankara nell'ambito della prossima presidenza indonesiana del G20. "La migrazione è un problema globale", ha detto Erdogan augurandosi che "stabilità e sicurezza" vengano ristabilite in Afghanistan quanto prima ed esprimendo la volontà di "dare ai talebani la direzione affinché formino un governo inclusivo".

 

LA DIRETTA

 

 

Il summit, che anticipa il G20 di Roma in presenza del 30-31 ottobre, sarà allargato a Paesi Bassi, Spagna, Singapore e Qatar, oltre che a diverse organizzazioni internazionali, tra cui Nazioni Unite, Banca mondiale e Fondo monetario internazionale, per cercare il massimo coinvolgimento possibile. L'Ue sarà rappresentata dai suoi vertici politici, Charles Michel e Ursula von der Leyen.

"Ho chiesto di aumentare i fondi per la cooperazione in Afghanistan per aiutare i civili. Bisogna fare in modo che lo Stato non collassi, perché se l'Afghanistan collassa nel suo apparato statale vedremo flussi migratori incontrollati verso i Paesi limitrofi, con la conseguente destabilizzazione - ha spiegato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio -. Dobbiamo trovare un meccanismo per finanziare lo Stato senza dare soldi ai talebani, per evitare che abbia un tracollo economico".
 

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