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Nervi tesi in Sicilia, Musumeci non si dimette ma azzera giunta

Nervi tesi in Sicilia, Musumeci non si dimette ma azzera giunta

Dopo lo strappo nella maggioranza sul voto dei grandi elettori del Capo dello Stato

12 gennaio 2022, 21:38

Redazione ANSA

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Nello Musumeci - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nello Musumeci - RIPRODUZIONE RISERVATA
Nello Musumeci - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Azzero la giunta, faremo un esecutivo che dovrà portarci all'ultimo giorno. Parlerò con i rappresentanti dei partiti, chiederò di darmi una rosa di assessori, alcuni saranno confermati. Qualcuno ha scritto Musumeci si dimette e molla: ci vogliono ben altri ostacoli, non saranno alcuni atti di viltà politica a condizionare le mie scelte. Musumeci non lascia, raddoppia, rilancia, perché Musumeci sa di avere dalla sua parte la stragrande maggioranza del popolo siciliano al di là dei partiti". Così il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, in diretta Fb.

"Non posso non prendere atto dell'esito del voto espresso dall'Aula e del suo significato politico. Se qualche deputato - vile e pavido - si fosse illuso, con la complicità del voto segreto, di aver fatto un dispetto alla mia persona, si dovrà ricredere. Perché il voto di questo pomeriggio - per la gravità del contesto generale - costituisce solo una offesa alle Istituzioni regionali, a prescindere da chi le rappresenta. Nella consapevolezza di avere ottenuto la fiducia del popolo siciliano, adotterò le decisioni che riterrò più giuste". Lo dice il Governatore della Sicilia, Nello Musumeci.

Il voto. Per la Sicilia sono Gianfranco Miccichè di Forza Italia, Nunzio Di Paola del M5s e Nello Musumeci (Db), giunto terzo, i tre grandi elettori che voteranno per il Capo dello Stato.

I votanti sono stati 67, tre i deputati (tutti del centrodestra) in congedo. Il più votato è stato Miccichè, 44 preferenze. A seguire Nunzio Di Paola (32), che ha ricevuto più voti rispetto al numero dei parlamentari dell'opposizione che ieri avevano concordato di convergere sul capogruppo pentastellato. Il governatore Musumeci è giunto terzo con 29 voti, "tradito" dunque da alcuni franchi tiratori della maggioranza, avendo avuto meno preferenze rispetto al numero complessivo degli onorevoli di centrodestra. Ogni deputato ha espresso due preferenze, molti i voti singoli a Miccichè e Di Paola. Hanno ricevuto un voto i deputati: Giuseppe Lupo (Pd), Anthony Barbagallo (Pd), Antonello Cracolici (Pd), Nello Dipasquale (Pd), Michele Catanzaro (Pd), Baldo Gucciardi (Pd), Giuseppe Arancio (Pd), Claudio Fava (Centopassi), Michele Mancuso (Fi), Riccardo Gallo (Fi), Eleonora Lo Curto (Udc).

 

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