/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Referendum: dal quesito al quorum, ecco le procedure

Referendum: dal quesito al quorum, ecco le procedure

Una legge attuativa del 1975 definisce i passaggi per convocarlo

ROMA, 29 giugno 2024, 16:31

Redazione ANSA

ANSACheck
Un 'urna per una votazione in una foto di archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un 'urna per una votazione in una foto di archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

   Il referendum abrogativo di una legge ordinaria, come quella sull'autonomia differenziata, deve superare una serie di requisiti prima di poter essere convocato, come la raccolta di 500 mila firme di cittadini, e deve superare nelle urne il quorum di almeno il 50% più uno degli elettori aventi diritto. E' stata una legge attuativa del 1975 a definire tutti i passaggi per convocarlo.

    Il primo passo è depositare in Corte di Cassazione, dall'1 gennaio al 30 settembre di ogni anno, il quesito esatto su cui i promotori di un referendum abrogativo intendono raccogliere le firme. La Costituzione prevede che esso possa essere richiesto anche da cinque Consigli regionali, che nel caso dell'autonomia differenziata, potrebbero essere le cinque regioni governate da Pd e M5s (Emilia Romagna, Toscana, Sardegna, Campania e Puglia).

    Dopo il deposito del quesito parte la raccolta delle 500mila firme necessarie a chiedere il referendum, che devono essere autenticate o da un notaio o da un giudice di pace o da un cancelliere del tribunale o dal segretario comunale. E' organizzativamente la parte più difficile, che richiede una struttura che poche organizzazioni hanno (es i sindacati), tanto è vero che alcune richieste di referendum sono naufragate su questo scoglio.

    Entro il 30 settembre le firme devono essere depositate in Cassazione, che ne fa il conteggio e controlla che siano state raccolte secondo i requisiti richiesti. Nel caso dell'autonomia, il quesito verrà chiesto ai primi di luglio, quindi i giorni per raccogliere le firme saranno meno di 60. Di qui la richiesta al governo di attivare la piattaforma per le firme on line, prevista da una legge varata dal governo Draghi.

    Se le firme sono in numero sufficiente la Cassazione trasmette il quesito alla Corte costituzionale che entro il 20 gennaio convoca la Camera di consiglio per decidere se sia ammissibile. Non è ammesso il referendum su leggi tributarie e di bilancio, su amnistia e indulto, sui trattati internazionali.

    Se la Consulta ammette il quesito il governo convoca il referendum che si celebra una domenica tra il 15 aprile e il 15 giugno. Qui si presenta l'ultimo grande ostacolo, il superamento del quorum del 50% degli elettori, reso ancora più impervio dalla presenza nelle liste elettorali di 4,7 milioni di italiani residenti all'estero (sui 50 complessivi), che disertano le urne dei referendum. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza