Se a Taranto il fronte del centrosinistra si è spaccato con l'assemblea del M5s che ha detto di no al candidato indicato da Pd e Con, Piero Bitetti; a Genova la coalizione è compatta attorno al nome della candidata civica Silvia Salis che oggi ha presentato il suo programma nella sala stracolma dei Magazzini del Cotone, con lo slogan 'non torneremo al passato'.
Taranto, città eternamente divisa tra il diritto alla salute e quello al lavoro, martoriata dall'inquinamento, è alla ricerca del successore di Rinaldo Melucci, sindaco decaduto dopo le dimissioni di 19 consiglieri comunali su 32 che ne hanno decretato la fine anticipata del secondo mandato.
Ieri, però, i pentastellati hanno votato contro Bitetti e oggi il vicepresidente del Movimento, il senatore Mario Turco, ha annunciato che "serve un volto proveniente dalla società civile, che assicuri discontinuità col passato, rispetto dell'etica pubblica e nessun trasformismo politico". Per questo domani, quando il tavolo del centrosinistra tornerà a riunirsi, i pentastellati proporranno un candidato sindaco alternativo. "Non ci resta che avviare le interlocuzioni con le forze progressiste per raggiungere una soluzione condivisa", ha concluso.
A Genova, invece, la coalizione ha chiare le idee e anche il programma di dieci punti che Salis ha affrontato con i suoi sostenitori che l'hanno accolta con lunghi applausi. La candidata 39enne ha ribadito il 'no' ai progetti contestati della funivia del Lagaccio e dello Skymetro, una linea ferrata aerea che nelle intenzioni del centrodestra dovrebbe servire la Valbisagno. E ha proposto "un progetto sostenibile che non impatti sul Bisagno e non preveda lo smantellamento di scuole".
Molto apprezzati anche i passaggi dedicati al lavoro, ai giovani e soprattutto al sociale: "Reintrodurremo, se lo vorranno, il patrocinio al Pride". "Scegliamo di riprenderci questa città. Genova ha dormito abbastanza", ha evidenziato. E a chi le ha chiesto di prendere le distanze dalle amministrazioni del passato, Salis ha ricordato i dati del Sole24ore dai quali "emerge che loro hanno fatto sprofondare di 30 posizioni la qualità di vita a Genova negli ultimi quattro anni".
Infine, una risposta al candidato sindaco del centrodestra, il sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi, che ha affidato una lettera al Secolo XIX sulla vicenda della donna morta sotto la palma crollata. "Credo - ha detto - che quando succedono certe cose la politica debba avere la dignità di trattarla come va trattata. Nel senso che non si può dire dei "ma" dopo le scuse, non si può dire dei "se".
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