"Il mio sistema di precauzioni" ASCOLTA
IL DIARIO DI PAOLO
Credo che la mia storia tracciata quotidianamente in questa calda e colorata terra Africana sia una narrazione caratterizzata da una molteplicità di emozioni, che hanno segnato traguardi sportivi e umani davvero prestigiosi. Sacrifici, amarezze, vittorie inaspettate e per questo uniche, sconfitte amare e delusioni, ma fondamentali per creare nuovi punti di partenza, qui a Brazzaville città radicata nell'incantevole e seducente fiume Congo. L'Africa affascina e ti rapisce il cuore, e qui a Brazzaville sia io che il mio collaboratore Fabrizio Cesana vogliamo ed esigiamo il meglio dai nostri atleti che dovranno poi diventare dei veri professionisti. Siamo coadiuvati da autorità predisposte ad affrontare qualsiasi tipo di cambiamento e approfitto di tale scritto per rendere grazie al nostro Ministro dello Sport, Leonard Alfred Opimbat.
"Da romanista seguo Garcia, ma il mio idolo è Zeman" ASCOLTA
Vivendo in condizioni pregevoli qui Brazzaville ho cercato d'impostare le mie giornate lavorative presso il Centro di Formazione Nazionale dettando regole di vita rigorosamente da rispettare, soprattutto per garantire ai nostri atleti uno sviluppo umano e professionale. Sono soddisfatto in quanto tutti hanno dimostrato impegno e serietà nello svolgere il proprio lavoro avendo capito che solo applicandosi con serietà e diligenza si cresce e ci si realizza onorando principalmente se stessi. Gestire delle Nazionali che vincono e convincono è uno dei presupposti fondamentali della mia parabola lavorativa, non per nulla e non per vanità in Italia sono stato l'unico a vincere un titolo Europeo giovanile. La qualificazione dell'Under20 alla Coppa d'Africa ha suscitato tripudi e allegrezza, ma ora bisogna saper gestire tali emozioni, bisogna essere moderati nell'esprimere il gaudio delle vittorie. Dovremmo relazionarci in Senegal con altre Nazionali che come noi dimostreranno il meglio, la perfezione.
"Sono qui da gennaio 2014" ASCOLTA
Rappresentando il Congo in un palcoscenico così considerevole e ragguardevole il nostro obiettivo dovrà essere la vittoria, trionfando riusciremo a dare il giusto valore alla nostra terra. Per ottenere grande onore bisogna però applicare quotidianamente regole di vita che impongono stili educativi finora lievemente rispettati. Assieme alle autorità congolesi stiamo ristrutturando il nostro Centro nazionale di formazione dal quale usciranno senza ombra di dubbio professionisti. Nel concludere tale scritto vorrei avvolgermi di una nota di presunzione: non voglio essere un perdente,non lo sono mai stato,il mio sommo impegno garantirà serietà e perseveranza.
"I controlli? Solo in Africa" ASCOLTA
Il Congo quindi rasenta la perfezione in merito. E sarà mia premura usare le dovute precauzioni nel viaggiare, spostandomi tra Wando, Porte Noire, Oyo, Dolisie, alla ricerca di talenti da portare al nostro Centro. Ma garantisco ancora una volta la mia serenità da un punto di vista sanitario.
"Faremo tante trasferte, ma paura c'è" ASCOLTA
Nella foto a seguire Paolo Berrettini con i suoi giovani della Repubblica del Congo
"Come ho scoperto l'allarme Ebola" ASCOLTA
Il calcio è emozione, commozione, espressione di vita, nella quale lavorare significa impegno, impegno vuol dire sacrificio, e sacrificio equivale a credere che in ognuno di noi vive un piccolo eroe in grado di farci sperare che possiamo e dobbiamo arrivare primi. Dimenticavo ahimè! Di tracciare le novità riguardanti il terrore epidemico del momento: EBOLA. Vorrei principalmente complimentarmi davvero con le autorità congolesi, in quanto gli unici controlli sanitari che mi sono stati fatti sono stati qui a Brazzaville, dove regnano pace e serenità intorno a tale vicenda che si sta purtroppo dilagando in tutto il mondo.
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