"Siamo estremamente preoccupati" per la tendenza che emerge dal voto europeo. Lo ha detto il presidente della Commissione europea, Jose' Manuel Barroso, intervenendo a un simposio della Bce e riferendosi alla "tendenze populistiche" e in particolare al voto anti-imigrazione.
"Sta andando giù tanto la fiducia nelle istituzioni europee quanto quella nelle istituzioni nazionali, anzi spesso quest'ultima peggiora di più e l'Italia ne è un esempio", detto Barroso, intervenendo a un simposio della Bce dove ha evocato il "calo drammatico" della fiducia della gente comune nella leadership politica e finanziaria d'Europa.
Jean Claude Juncker - In un quadro di elezioni europee in cui "estremisti, populisti ed euroscettici si sono rafforzati", ma "oltre due terzi del Parlamento sono chiaramente europeisti", il risultato in Francia "mi inquieta molto" mentre il successo dell'Ukip "è dovuto alla politica interna" britannica. Lo dice il candidato dei popolari alla presidenza della Commissione, Jean Claude Juncker, secondo il quale "tutti sanno che la Francia ora deve fare una rivoluzione culturale" per combinare consolidamento fiscale e ritorno alla crescita.
Sergei Stanishev (Pse) - "Ci congratuliamo col Pd e col premier Matteo Renzi. Quello dell'Italia è un risultato eccezionale. Questo dimostra che il premier è a stretto contatto con le attese dei cittadini, e gli italiani hanno mostrato un forte impegno per un'Europa del progresso", così Sergei Stanishev presidente del Partito socialista europeo. "Da marzo il Pd è entrato nella famiglia del Partito socialista europeo ed ha reso la nostra famiglia più forte anche nel Parlamento europeo", ha sottolineato ancora Stanishev.
La delegazione Pd è d'altra parte la prima, per consistenza numerica, all'interno del gruppo dei socialdemocratici (S&D) al Parlamento europeo. E' quanto si rileva dagli ultimi dati diffusi dal Pe a Bruxelles. La delegazione italiana conterà 31 membri contro i 27 della seconda, quella dell'Spd tedesca.
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