Risultato storico a Genova che sarà governata per la prima volta nel dopoguerra dal centrodestra. Stando ai primi exit poll e alle prime proiezioni il candidato del centrodestra unito Marco Bucci ha vinto con un largo margine: 54,5% contro il 46,5% rispetto al suo avversario del centrosinistra Gianni Crivello.
Le previsioni della vigilia sono state così confermate con nettezza, anche se negli ultimi giorni alcuni avevano dato il candidato del centrosinistra in netta rimonta, e Bucci vede confermato il suo vantaggio su Crivello, che al primo turno era stato di cinque punti percentuali. Il risultato di Genova viene rafforzato dalla vittoria, stando alle prime proiezioni, anche a la Spezia, dove il candidato di centrodestra Pierluigi Peracchini domina il ballottaggio col 59,3% rispetto al 40,7% di Paolo Manfredini del centrosinistra.
Bucci arriva a palazzo Tursi forte di una alleanza che vede riunito tutto il centrodestra da Forza Italia, Lega, Fdi, i fittiani e la versione ligure di Alternativa popolare. Un modello che è già stato sperimentato con successo per la Regione, strappata al centrosinistra nel 2015. Il voto di oggi, chiude simbolicamente un cerchio per il centrodestra che incassa il premio principale della regione, dove l'anno scorso aveva conquistato anche Savona. Il modello del governatore Giovanni Toti ora è in attesa di esportazione mentre il Pd e il centrosinistra in Liguria dovranno fare i conti seriamente con una lunga scia di sconfitte, in una roccaforte che ha deciso di abbandonare la sua tradizionale affezione rossa preferendo il centrodestra a trazione leghista e scartando la proposta del M5S, nella città del suo fondatore Beppe Grillo. Si chiude così un'epoca per Genova, ma anche per il sindaco uscente Marco Doria che si è congedato dal suo mandato con una nota amara nella quale afferma di voler continuare a sognare malgrado "personaggi squallidi e opportunisti" sul suo cammino.
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