Quasi tutti i liceali la svolgono, ma 1 studente su 3 non esce da scuola; anche quelli che vanno in azienda, però, non sempre sono soddisfatti. Gli ostacoli maggiori? Tirocini brevi, scarsa coerenza col percorso di studi e professori poco comprensivi. Questa l'opinione degli studenti sull'alternanza scuola-lavoro secondo un report di Skuola.net, che ha ascoltato il parere di 3.000 studenti di terzo e quarto liceo.
La richiesta che emerge dal panel analizzato è soprattutto una: dare ai liceali opportunità di tirocinio coerenti col proprio percorso di studi. Perché se è vero che oltre il 90% di loro ha svolto un periodo di alternanza, ciò non significa che questa sia sempre stata proficua.
Intanto è da sottolineare che sono ancora tanti i liceali che non escono da scuola e devono accontentarsi di fare un'alternanza 'simulata'.
In pratica, 1 su 3 non vede azienda (la media generale è di 1 su 4, per i professionali appena il 10%). Ma cosa fanno in aula? La maggior parte (36%) ha sviluppato un progetto di gruppo, il 14% ha simulato un'attività come se fosse in azienda. Ma quasi un terzo (31%) non si è 'sporcato le mani': il 18% si è limitato a partecipare a convegni e conferenze sul tema, il 13% ad incontri con imprese o esperti del mondo del lavoro.
Per questo 2 su 3 giudicano negativamente la gestione di questo strumento da parte del proprio istituto. Ma quelli che invece sono riusciti a trovare un'azienda pronta a ospitarli come si sono trovati? La metà esatta non ripeterebbe l'alternanza scuola lavoro così come l'ha fatta durante lo scorso anno (se invece si prende il campione totale, la media dei soddisfatti sale al 61%).
Forse perché a loro sono mancati soprattutto i tre elementi che, in base ai racconti degli studenti degli altri indirizzi, rendono l'alternanza davvero positiva: la lunghezza dello stage, l'effettivo apprendimento e la 'complicità' dei professori. Interessante il dato relativo a quest'ultimo punto. I liceali sono quelli che si trovano di fronte gli insegnanti più intransigenti: solo il 53% è disposto ad aiutare o giustificare i ragazzi (magari spostando compiti e interrogazioni). Se ci soffermiamo sugli altri indirizzi le percentuali sono nettamente più alte: nel caso degli istituti tecnici i prof comprensivi sono il 62%, ai professionali addirittura l'88%.