Tre Palloni d'Oro e altrettante Coppe dei Campioni. Sono state questa le conquiste più significative da calciatore di Johan Cruijff, il 'Profeta del Gol' come lo immortalò un film di Sandro Ciotti. Fu l'alfiere della rivoluzione del calcio totale, con l'Ajax e con la nazionale olandese, con la quale diede spettacolo ai Mondiali del 1974 dove però vinse la nazionale di casa, che in finale battè, sovvertendo i pronostici, proprio la squadra in arancione.
Cruijff, che in totale fra club e nazionale segnò 402 gol in 716 partite ufficiali, è stato anche proclamato 'secondo miglior calciatore del ventesimo secolo', dopo Pelè, dalla federazione degli storici e degli statistici del calcio, che in quell'occasione assegnarono anche un contestatissimo quinto posto a Diego Maradona. Proprio el 'Pibe' fu poi l'unico erede con la maglia del Barcellona, prima che arrivasse Messi, dell'immenso talento calcistico del Papero d'Oro olandese.
Dopo una prima finale di Coppa Campioni persa contro il Milan di Rivera e Prati nel 1969, l'Ajax di Cruijff (che dal 1970 cominciò a giocare con il numero 14, unico a poterlo fare anche se all'epoca si usavano le casacche dall'1 all'11) continua la sua rivoluzione vincendone tre, due delle quali a spese di squadre italiane. Così i biancorossi vincono nel 1971 a Wembley contro il Panathinaikos, nel 1972 a Rotterdam contro l'Inter di Mazzola e nel 1973 a Belgrado contro la Juventus.
Nell'estate di quell'anno lascia Amsterdam per continuare la rivoluzione olandese con la maglia del Barcellona, dove ritroverà Rinus Michels, tecnico che con lui fece la storia, e il suo scudiero preferito sul campo, Johan Neeskens. Esordisce al Camp Nou ad ottobre, e a forza di gol e giocate spettacolari trascina il Barca dal penultimo posto alla vetta della classifica: a fine stagione vincerà il campionato, che i blaugrana non riuscivano a conquistare dai tempi di Helenio Herrera e Kubala.
In tutto da calciatore Cruijff ha vinto 9 campionati olandesi (8 con l'Ajax e uno, a fine carriera, con gli arcirivali del Feijenoord) e 6 coppe nazionali più, oltre alle 3 Coppe Campioni, un'Intercontinentale sempre con l'Ajax, e una Liga e una Coppa del Re con il Barca. Giocò anche negli Usa, a Washington e Los Angeles.
Da tecnico, è stato uno dei sei allenatori ad aver conquistato la Coppa dei Campioni dopo averla vinta da giocatore, impresa che gli è riuscita nel 1992 con il Barcellona. Anche quella volta, come da calciatore, a spese di un club italiano, la Sampdoria battuta a Wembley. Sempre da tecnico, nel segno del calcio-spettacolo, ha conquistato anche, fra Ajax (dove lanciò Van Basten) e Barcellona, 4 titoli spagnoli, 1 coppa del Re, 2 Coppa d'Olanda, 2 Coppe delle Coppe e una Supercoppa europea. Insomma, un grande in campo e in panchina.
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