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Viaggio all'inferno e ritorno: da Schwazer a Pablito, i redenti dello sport

Viaggio all'inferno e ritorno: da Schwazer a Pablito, i redenti dello sport

Tanti gli sportivi che dopo essere sprofondati rinascono e vincono

22 giugno 2016, 14:02

Redazione ANSA

ANSACheck

Alex Schwazer - RIPRODUZIONE RISERVATA

Alex Schwazer - RIPRODUZIONE RISERVATA
Alex Schwazer - RIPRODUZIONE RISERVATA

Viaggio all'inferno e ritorno: Alex SCHWAZWER ha marciato, dentro sè stesso e fuori, per un percorso di redenzione che pare la sublimazione dello sport come metafora di vita. Ma l'atleta altoatesino non e' certo il primo al quale la vittoria arride dopo una catarsi del genere. Ce la fece ad esempio Paolo ROSSI, capace di essere l'eroe eponimo dei Mondiali '82 dopo avere conosciuto la gogna della squalifica per il calcioscommesse. Ma ce l'ha fatta anche l'uomo del giorno del calcio britannico, James VARDY, il bomber del Leicester che qualche anno fa girava con il braccialetto elettronico dopo una condanna per rissa e ora è un idolo degli stadi e si appresta a giocare il suo primo Europeo. In Francia non ci andrà invece l'attaccante del Watford Troy DEENEY, che prima di indossare la maglia del club dei Pozzo ha vestito la tuta da galeotto. Uscito dal carcere è però tornato a giocare, e nel novembre scorso ha segnato uno spettacolare gol al Manchester United: e tanto è bastato ai suoi tifosi per andare in delirio e considerare la sua storia l'ennesimo remake della parabola del figliol prodigo.

E che dire, in passato, di fuoriclasse del ring come George FOREMAN ed Aaron PRYOR, capaci di sprofondare nel crack e nell'alcol prima della conversione. Arrivarono a diventare predicatori evangelici, e dopo aver spiegato la Bibbia di rimisero i guantoni. Così 'Big George' si riprese il titolo di campione del mondo dei pesi massimi, all'età di 46 anni, stabilendo un record di anzianità pugilistica. Pryor non fu di nuovo campione ma vinse il match contro la vita, lui che era di padre ignoto e aveva un fratello transessuale che si prostituiva. Altro ex galeotto poi campione del mondo è stato Sonny LISTON, l'uomo contro il quale cominciò la leggenda di Cassius Clay. Un redento può essere considerato anche Kobe BRYANT, passato dalle accuse di stupro ai cinque anelli da campione Nba con i Lakers e due ori olimpici a Pechino e Londra.

Ivan BASSO invece è stato uno dei tanti 'peccatori pentiti' del ciclismo, e vinse un Giro d'Italia nel 2010 dopo aver ammesso le proprie colpe in fatto di doping e aver scontato la successiva squalifica. Idem Aleksandr VINOKOUROV, 'dopato eccellente' tornato in paradiso con la vittoria nella prova in linea su strada dell'Olimpiade di Londra. David MILLAR, scozzese, tornò competitivo dopo essere stato un 'pentito' e il paladino nella lotta contro chi vinceva con l'inganno. Il fuoriclasse australiano del tiro a volo Michael DIAMOND a Londra ha preso parte alla sua sesta Olimpiade, tornando nel Gotha di questo sport dopo aver scontato una condanna in carcere per violenze domestiche Tony ADAMS, ex difensore dell'Arsenal, ha vinto la battaglia contro l'alcol e ora fa il testimonial di varie associazioni oltre che l'allenatore di discreto successo, così come il tedesco Christoph DAUM, che la propria lotta l'ha ingaggiata contro la cocaina. Nel golf c'è stato il caso del californiano John DALY, uno dei 'drive' più potenti del circuito, che beveva e picchiava la moglie ma dopo carcere e riabilitazione vinse il British Open. Ebbe una ricaduta, si dedico' anche al gioco d'azzardo e accumulò debiti ma aggrappandosi al suo sport, e al talento donatogli da madre natura, tornò dall'inferno per la seconda volta. Ora oltre a farsi valere sul green (a 50 anni gioca nel PGA Tour Champions) ha una fondazione che aiuta gli orfani.

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