La Fiorentina ha mancato ancora l'appuntamento con la vittoria (l'ultima risale ad un mese fa contro la Roma) ed è uscita tra i fischi dopo lo 0-0 contro un'Atalanta che ha fatto la sua figura, difendendosi bene ma anche sfiorando il gol in più di un'occasione. Pare ormai essersi esaurita la spinta di Paulo Sousa che non riesce più a far vincere e segnare la propria squadra. Che, è vero, subisce pochissimo (al Franchi in campionato l'ultima gara in cui Tatarusanu è stato battuto risale al 24 aprile scorso contro la Juve) ma è altrettanto vero che è quanto mai sterile in avanti: appena 6 reti segnate finora e anche oggi, in una partita in cui ai viola servivano come il pane i tre punti per provare a rilanciarsi, l'attacco è rimasto a digiuno. Nonostante lo schieramento iniziale con due punte (Kalinic e Babacar) e l'inserimento da metà ripresa anche di Tello, messo a destra con Bernardeschi spostato a sinistra, eppoi di Zarate: una Fiorentina a trazione anteriore che però alla fine ha prodotto solo confusione. Più lucida e propositiva l'Atalanta che, forte anche dei recenti successi ottenuti contro Crotone e Napoli, non ha disdegnato la marcatura a uomo ma anche veloci ripartenze con Gomez e compagni che hanno spesso creato scompiglio in area viola e costretto Tatarusanu e Astori a qualche intervento provvidenziale. Meritato quindi alla fine il punto conquistato a Firenze che interrompe la tradizione negativa che durava da quattro stagioni.
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