E' stato un "agguato" ha detto la polizia spagnola. Un agguato in puro stile ultrà, con spranghe e bastoni, degli hooligan del Siviglia, che lunedì sera, alla vigilia del match di Champions League hanno assalito un bar nel centro della città andalusa per aggredire tifosi della Juventus. Tre ragazzi sono finiti in ospedale e uno di loro, un 25enne belga di origini italiane tifoso bianconero ha dovuto essere operato. E' grave, ma non è in pericolo di vita, mentre non preoccupano le condizioni di un italiano, solo contuso, e di uno spagnolo con una ferita alla testa. Potrebbe essere uno degli assalitori. Alta la tensione nelle ore precedenti la gara, con 800 poliziotti schierati per evitare altre violenze Tutto è avvenuto poco prima di mezzanotte, quando una ventina di ultrà sivigliani dei 'Biris' - il club dei tifosi locali più violenti -, incappucciati, ha circondato una taverna nel cuore della capitale andalusa dove si trovava un gruppo di tifosi juventini. Poi l'urlo "Hooligans Sevilla!", e l'attacco. Gli assalitori avevano in mano spranghe, bastoni, bottiglie. In pochi secondi la taverna 'El Papelon' di calle Reyes Catolicos, a due passi dalla Cattedrale, è diventata un campo di battaglia. Gli juventini hanno tentato di difendersi. Sono volati tavoli, sedie, bottiglie. Molti clienti sono fuggiti gridando, in strada, dove gli scontri sono continuati fino all'arrivo della polizia. Il 25enne è stato portato d'urgenza e subito operato all'ospedale "Virgen del Rocio" per due ferite da taglio all'addome e alla gamba. Probabilmente inferte con una bottiglia spezzata. Le sue condizioni sono serie ma non è a rischio della vita. Quanto al tifoso spagnolo, è stato raccolto svenuto poco lontano con la testa insanguinata, con la maglia dei 'Biris', In ospedale ha dato spiegazioni confuse. L'agguato ha creato un clima avvelenato a poche ore dalla partita al 'Sanchez Pizjuan', nel timore di possibili nuove violenza. Le autorità spagnole hanno rafforzato le misure di sicurezza per una gara considerata ad 'alto rischio', con oltre ottocento agenti e 200 vigilantes privati del Siviglia. Il club andaluso ha condannato la violenza dei suoi ultrà, "questi presunti tifosi che non rappresentano affatto i valori di tolleranza e rispetto" di "un club con oltre 135 anni di storia". La polizia spagnola ha aperto una inchiesta. Diversi assalitori sarebbero stati identificati ma non ci sono stati arresti prima della partita. Fra le ipotesi per capire l'agguato della notte in assenza di particolari ruggini fra tifoserie, c'è quella di una assurda 'vendetta' dei 'biris' a spese degli italiani per le violenze contro i tifosi sivigliani di due settimane fa dei tifosi croati prima della partita di Champions Siviglia-Dinamo Zagabria. Ma sarebbe una spiegazione che renderebbe ancora più assurdo l'attacco, ammesso che una logica possa esistere nella violenza ultrà. I tifosi della Juve infatti non c'entravano proprio nulla.
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