Dodici titoli mondiali piloti per un vero e proprio dream team e una moto che ormai è una certezza.
Parte da Madrid la stagione 2019 della MotoGp targata Honda con la nuova coppia di centauri formata da Marc Marquez e Jorge Lorenzo. Due 'vecchi' assi del Motomondiale che si presentano alla stagione che verrà (il via il 10 marzo in Qatar) ancora abbastanza acciaccati nel fisico, visti gli interventi subiti dopo la fine della scorsa stagione.
Se Marquez - campione del mondo in carica, operato alla spalla sinistra all'inizio di dicembre - è fiducioso di arrivare al primo Gran Premio quasi al 100%, l'ex di Ducati e Yamaha - sotto i ferri lunedì scorso per riparare lo scafoide della mano sinistra - dovrà saltare i primi test per poi rifarsi solo a ridosso dello start sul circuito di Losail dove si effettueranno anche gli ultimi test invernali.
Rispettata la tradizione dei colori dominanti sulla nuova Honda Repsol Hrc: l'arancione, il bianco ed rosso. "Sono nella squadra dei miei sogni - ha esordito il 'padrone di casa' Marquez - non ho mai pensato di cambiare. E' stato uno degli inverni più noiosi, ho dovuto sacrificarmi per recuperare al meglio dopo l'operazione alla spalla. Sto lavorando, non sono ancora al 100%, ma cercherò di arrivare più vicino possibile al top alla prima gara in Qatar. Qualche settimana fa il dolore era molto forte, per cui ho preferito restare qualche giorno in più in ospedale, ma ora sono quasi pronto".
Molto più indietro rispetto a Marquez è Lorenzo che, convalescente dall'infortunio in allenamento vicino Verona, salterà i test di Sepang in programma dal 6 al 8 di febbraio.
"Non mi aspettavo di farmi male ora, parto un po' indietro, ma cercherò di affrontare nel modo più positivo questa situazione.
Siamo nel 2019, le tecnologie mediche aiutano molto. E' stata un'operazione complicata, poteva richiedere anche 6-7 mesi di recupero. L'obiettivo è arrivare in Qatar al meglio".
Sulla nuova avventura e la moto 2019 Lorenzo è raggiante: "E' un grande onore per me, sono felice di far parte di questo team.
E' una storia spettacolare quella di Repsol Honda. E' di un altro livello rispetto alle altre squadre, l'ho capito subito, già nei box a Valencia. E' il sogno di qualsiasi pilota fare parte di un team così. La fiducia che Honda ha messo su di me è una pressione, è vero - ammette il maiorchino - ma ho accumulato l'esperienza giusta per affrontarla, cercherò di ripagare al meglio il team".
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