Il Verona sbatte contro i pali e contro Musso e non riesce a superare l'Udinese al Bentegodi. Finisce senza gol ma le emozioni, soprattutto nella ripresa, ci sono state. L'Udinese torna a muovere la classifica e salva la panchina a Tudor. Ma, punto a parte, non guarisce da tutti i suoi mali. La squadra friulana gioca discretamente nel primo tempo, ma in generale risente della mancanza dello squalificato De Paul. Tudor modella un 3-5-1-1 lanciando per la prima da titolare in stagione Barak, mentre a centrocampo si rivede Mandragora. Gli ospiti giocano una prima frazione con attenzione e applicazione, ma calano paurosamente nella ripresa lasciando campo e iniziativa al Verona. Primi 45' senza vere emozioni con unica palla gol sul sinistro di Lasagna che dopo la spizzata di Fofana non inquadra in girata la porta.
Nella ripresa l'Udinese e' alle corde e il Verona alza i ritmi, risvegliando un pubblico che si era annoiato per tutto il primo tempo. Tudor e' costretto a rinunciare a Lasagna, Okaka gioca un ottimo spezzone di gara ma e' troppo solo in attacco. Il Verona si sveglia quando entra Verre per Zaccagni, dopo un'ora. Poi cinge d'assedio la porta di Musso: l'estremo difensore argentino e' decisivo sul colpo di testa di Stepinski con palla che incoccia la traversa e scivola sul palo. Il destro di Verre dopo un'altra bella percussione sulla sinistra esce di un nulla. Musso e' attento e bravo nelle uscite finali e l'Udinese con fatica porta a casa un punto. Il Verona dimostra ancora di avere idee e soprattutto gamba buona per lottare per l'obiettivo salvezza: la buona prestazione contro la Juventus non era stata un episodio, e Juric può guardare con fiducia al futuro.
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