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Dopo Greaves Bonetti, addio a ragazzi del '66

Dopo Greaves Bonetti, addio a ragazzi del '66

La morte del 'Gatto', il portiere preferito da Pelè

LONDRA, 14 aprile 2020, 17:09

Redazione ANSA

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Peter Bonetti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Peter Bonetti - RIPRODUZIONE RISERVATA
Peter Bonetti - RIPRODUZIONE RISERVATA

Addio ai ragazzi del '66. Nei giorni del lutto per coronavirus, l'Inghilterra piange anche altri eroi, quelli del suo unico titolo mondiale del calcio, nel 1966. Dopo Jimmy Greaves see n'è andato nel silenzio pasquale, al termine di una lunga malattia, Peter Bonetti, soprannominato "il gatto", ex portiere del Chelsea e della nazionale inglese che aveva saputo meritarsi l'ammirazione di Pelè.
    In quella nazionale che vinse il titolo in casa battendo la Germania in finale, Bonetti era la riserva di Gordon Banks, e quando lo sostituì nel quarto del mondiale successivo, Mexico '70, contribui indirettamente con i suoi errori a favore dei rivali tedeschi a creare il mito di ItaliaGermaniaquattroatre.
    In ogni caso, faceva parte della generazione piu' vincente della nazionale dei Tre Leoni.
    Nel comunicato emesso dal suo ex club, il Chelsea, che ne ha dato la notizia, non è specificato se il decesso sia da ricondurre - direttamente o meno - al coronavirus. La sua morte segue di pochi giorni il ricovero d'urgenza in ospedale di un'altro eroe dell'Inghilterra campione del mondo nel 1966, Jimmy Greaves. Ma se l'ex centravanti della nazionale inglese nel frattempo è stato dimesso, Bonetti è diventato il decimo giocatore degli "eroi del '66" ad andarsene.
    "Una superstar degli anni '60 e '70", così lo ha ricordato il Chelsea, "una leggenda e un vero eroe", il ricordo dell'ex capitano dei Blues, John Terry. Con la maglia del Chelsea Bonetti ha disputato 729 partite, secondo solo a Ron Harris per numero di presenze, ma in due momenti differenti della sua carriera. Nato a Londra, dopo le giovanili in un piccolo club, il Worthing, nel 1960 a 19 anni firma per il Chelsea. Quindici stagioni di fila con i Blues prima di una parentesi di quattro anni negli Stati Uniti, con la maglia del St Louis Stars. Dopo il ritorno in Inghilterra, ancora allo Stamford Bridge, Bonetti termina la carriera prima in Scozia (Dundee United) quindi, all'età ormai di 45 anni, con il Woking. In nazionale gli è sempre stato preferito Gordon Banks: titolare solo in sette partite ufficiali, tra le quali i quarti di finale del mondiale '70 contro la Germania dell'Ovest.
    Soprannominato "il gatto" dal suo compagno di squadra Ron Tindall per la sua agilità tra i pali, nella stagione 1969-70 aveva ricevuto il premio come miglior giocatore del massimo campionato inglese. Appesi gli scarpini al chiodo, Bonetti è rimasto nel mondo del calcio, ricoprendo il ruolo di allenatore dei portieri prima al Chelsea quindi con la nazionale maggiore, collaborando in seguito con altri club (Manchester City, Newcastle United and Fulham). "Siamo tutti molto tristi - il commento del presidente della Fa, Greg Clarke -. Peter non solo ha fatto parte della rosa che ha vinto il mondiale, non solo era un fantastico portiere, ma soprattutto è stata una figura di grande popolarità per il calcio inglese".

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