Il Milan batte la Lazio 3-0 all'Olimpico in un anticipo della 30/a giornata del campionato di serie A. La vittoria del Milan all'Olimpico sulla Lazio proietta la Juventus a +7 sui biancocelesti a otto giornate dalla fine del campionato, avvicinandola alla conquista del nono scudetto. Nel prossimo turno i bianconeri saranno ospiti del Milan e quindi riceveranno l'Atalanta allo Stadium, la Lazio andrà a Lecce e poi giocherà col Sassuolo.
Resa Lazio, il Milan spezza il suo sogno scudetto - Il sogno scudetto della Lazio si infrange forse definitivamente in una calda serata, al cospetto del Milan che passa (con merito) all'Olimpico grazie ad un perentorio 3-0. Privi dei loro arieti, i ragazzi di Simone Inzaghi sono la pallida copia delle squadra che resta seconda in classifica, ma domani può vedere l'Inter arrivarle ad un solo punto di distacco, se i nerazzurri batteranno il Bologna. Ed intanto la Juventus vola a +7 in classifica, lanciata verso il nono titolo consecutivo. Il Milan ha meritato perché ha saputo aspettare che la sfuriata iniziale dei padroni di casa si esaurisse, per poi colpire con autorità, unendo ripartenze e fraseggi manovrati, senza mai chiudersi in difesa. In avvio Pioli lascia in panchina Rebic, suo asso nella manica in più di un'occasione, ed in attacco si affida al solo Ibrahimovic, supportato da Calhanoglu, Bonaventura e dal 21enne belga Alexis Saelemaekers, appena riscattato dall'Anderlecht, che prende il posto dell'infortunato Castillejo. Inzaghi davanti non ha l'imbarazzo della scelta: squalificati sia Immobile che Caicedo, chiede i gol a Luis Alberto e Correa. Resterà deluso. Il centrocampo a cinque è orchestrato da Lucas Leiva. Radu raggiunge la presenza n.300 in A con la Lazio. Senza pubblico l'Olimpico appare gigantesco, un catino che l'acquazzone pomeridiano ha reso ancor più afoso. I biancocelesti però non fanno calcoli e si rovesciano in territorio avversario.
Il Milan non ci sta a farsi schiacciare ed appena vede un varco riparte in contropiede. La Lazio è più intraprendente, ma sbaglia anche molto. Gli avversari ne approfittano per recuperare tanti palloni. Al 21' una punizione di Milinkovic scavalca la barriera, Donnarumma blocca senza problemi. Due minuti dopo arriva, con un po' di fortuna, il vantaggio rossonero, al primo tiro nello specchio di Strakosha. Calhanoglu sferra un destro potente, ma è la deviazione con un tallone di Parolo a rendere la sua traiettoria imprendibile. La reazione laziale è veemente, ma anche un po' confusa. L'assenza dei due attaccanti 'di peso' si sente. Delude soprattutto Correa, mai incisivo. Ibra si vede annullare un gol per fuorigioco al 31'. Ma al 33' il cross di Saelemaekers colpisce l'avambraccio di Radu ed è rigore. Lo svedese trasforma. Sfortunato Strakosha, che intercetta ma non trattiene il pallone. Si fa male l'autore del primo gol ed al 38' entra Paquetà. Jony tenta un paio di cross, Donnarumma pulisce l'area senza tanti complimenti. La Lazio appare spenta, specie nella coppia Parolo-Stankovic. Ma a non rientrare in campo dell'intervallo è Leiva, sostituito da Adekanye. Anche Pioli cambia: fuori Ibrahimovic, dentro Rebic. Al 4' Correa ha una buona occasione. Tiro debole e Donnarumma è pronto. Risponde Kessie, sinistro e Strakosha blocca a terra. Gol annullato per fuorigioco anche alla Lazio, Luis Alberto aspetta troppo a servire Lazzari. Inzaghi cerca forze fresche in panchina: fuori Jony e Radu, dentro Lukaku e Vavro. Due minuti ed è proprio quest'ultimo a perdersi in area Rebic che, ben servito da Bonaventura, con grande freddezza realizza il 3-0. E' il 14' e per la Lazio la notte scende definitivamente. Si fa male anche Milinkovic, poi Hernandez spreca malamente il quarto gol, bravo Strakosha a deviare. Sarebbe punizione troppo severa per la Lazio.