Mancava solo il test della verità al Sassuolo, imbattuto e secondo in classifica dietro al Milan dopo sei giornate: il test con una big, visto che prima di Napoli la squadra emiliana aveva affrontato solo squadre che oggi stanno nella parte destra della graduatoria. Esame superato a pieni voti nel giorno in cui mancavano tre titolari indiscussi come Caputo, Berardi, Djuricic (ma con un Locatelli sempre piu' protagonista e la novita' Maxime Lopez), con una prestazione anche di qualità, a conferma che non c'è nulla di causale in questo exploit dei neroverdi.
"Alle assenze si può sopperire solo con il gioco, ma non è poi detto che vinci", ha detto l'allenatore Roberto De Zerbi dopo il colpo del San Paolo, la prima volta che gli emiliani escono con tre punti meritati dal campo di Napoli.
Proprio il tecnico sembra il valore aggiunto di questo gruppo. La perfetta sintonia tra allenatore e la società diretta da Giovanni Carnevali con il prezioso supporto del ds Giovanni Rossi, ha permesso alla squadra di crescere. Perfezionista, amante della tattica, attento nella gestione con scelte sorprendenti ma spesso efficaci, De Zerbi è stato l'uomo in più in questa prima parte dell'anno. E quando lui sostiene che i risultati si raggiungono attraverso il gioco, non è solo uno slogan, ma è il Dna del Sassuolo, spesso apprezzato per prestazioni raramente banali.
Verrebbe da dire che adesso inizia il difficile, soprattutto quando bisognerà misurare le proprie ambizioni contro altre big.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA