Il mondo è ai piedi di Lewis
Hamilton, il pilota che battendo o eguagliando molti dei primati
di Michael Schumacher ha conquistato un posto di primo piano
nella storia non solo della Formula 1 ma di tutto sport. A
dimostrarlo sono anche i messaggi di complimenti e felicitazioni
inviati via social al britannico da altre icone come Pelè o
Valentino Rossi, Marc Marquez o Neymar, unanimi nell'ammetterlo
nel ristretto circolo dei fuoriclasse assoluti. "Questo
incredibile ragazzo - scrive su Instagram O Rei - mi ricorda
perche' amo tanto le corse, esattamente come faceva il mio
grande amico Michael Schumacher".
Dagli inizi già folgoranti al volante della McLaren, nel
2007, Hamilton si è costruito una carriera unica grazie
all'enorme talento ma anche alla determinazione e alla capacità
di concentrazione. L'aiuto e il sostegno del padre, specie agli
inizi della carriera, è stato altrettanto importante e Lewis lo
ringrazia anche oggi su twitter: "Grazie di tutto, papà".
Anthony Hamilton ci aveva visto giusto a puntare tanto sul
figlio, tanto che già nel 2000 lo stesso Schumi aveva predetto
che qualcuno prima o poi avrebbe battuto i suoi record, citando
proprio il giovane britannico tra i papabili, insieme con
Sebastian Vettel. Il tedesco era sulla buona strada, ma Hamilton
ha saputo raggiungerlo e superarlo. Potrebbe fermarsi, ma avendo
le corse nel sangue e tutte le chance di raggiungere nuovi
traguardi per ora al ritiro non pensa proprio, con il rinnovo
con la Mercedes che a quanto pare è a un passo.
"Non vedo l'ora di vederti trionfare per il tuo ottavo
titolo. Complimenti, e continua a lottare per tutti noi",
sottolinea poi Pelè nel suo post, ricordando l'impegno del
campione di Formula 1 nella lotta al razzismo e alle
diseguaglianze. Hamilton ha preso posizioni forti, spendendosi
in prima persona specie nell'ultimo anno per sostenere la causa
del "Black lives matter", cosa che gli ha attirato anche qualche
critiche. Ma chi come lui ha oltre 20 milioni di follower solo
su Instragram ed è di gran lunga il personaggio più popolare
della Formula 1 sa di avere una platea mondiale per diffondere
il suo pensiero. Continuare a correre lo aiuterà su quel fronte
ma anche a vincere le resistenze di coloro che, specie in
patria, faticano ad accettarlo. Secondo l'ex nazionale inglese
Rio Ferdinand, Hamilton è "il più grande campione britannico di
tutti i tempi", ma non tutti i sudditi della Regina la pensano
allo stesso modo, colpiti magari da certe sue stravaganze o
anche solo per il fatto che ha trasferito la residenza nel
Principato per pagare meno tasse. Per non parlare delle aperte
accuse di razzismo che il pilota ha lanciato verso certi
ambienti, sportivi e no, che ha frequentato.
Hamilton dopo l'ennesimo trionfo ha reso più volte omaggio al
maestro Michael Schumacher, che dal suo ritiro avrà forse potuto
seguirne le gesta. Nulla ha detto in proposito uno dei pochi
ammessi alla magione svizzera dell'ex pilota, il presidente
della Fia, Jean Todt, che è tornato a fagli visita. "Michael
continua a lottare - ha affermato Todt in un'intervista alla
radio francese Rtl - ed è molto ben curato. Possiamo solo
augurare a lui e alla sua famiglia che le cose migliorino". Todt
ha anche annunciato come molto probabile per la prossima
stagione lo sbarco in Formula 1 di Mick Schumacher.
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