Sul podio del gran premio di Sakhir non ci sono le solite Mercedes. Il secondo gp consecutivo nel deserto del Bahrain se lo aggiudica il messicano Sergio Perez su Racing Point che con una rimonta dall'ultimo posto dopo un pasticcio al primo giro conquista la sua prima vittoria in carriera precedendo la Renault di Esteban Ocon (al primo podio) e il compagno di squadra Lance Stroll. Una gara in chiaro scuro quella della Mercedes con George Russell a lungo in testa, poi, prima un pasticcio al pit stop con uno scambio di gomme e poi una foratura rimandano il 22 enne britannico, sostituto di Lewis Hamilton al nono posto - ma sotto investigazione per la questione gomme - dietro a Valtteri Bottas, ottavo. Ancora una domenica da dimenticare, o quasi, per le Ferrari. Leclerc, che pure in qualifica aveva centrato il quarto tempo, va fuori al primo giro con Max Verstappen mentre Sebastian Vettel chiude al dodicesimo posto. "Sono senza parole spero che non sia un sogno - le parole di Perez a fine gara - sono 10 anni che sognavo questo momento, non so cosa dire. Dopo il primo giro la gara era persa, ho cercato di fare il mio meglio e ho rimontato. Oggi la ruota è girata e abbiamo fatto una gara fantastica". La gara comincia con la fantastica partenza di Russell, che brucia Bottas e gira in prima posizione in curva 1. Il finlandese fa un errore in curva 2 e crea il caos, facendosi attaccare da tutti. Leclerc prova a sfruttare l'occasione ma esagera, andando al bloccaggio e colpendo in pieno un incolpevole Perez (che riesce comunque a rientrare ai box montando gomma media), mentre Verstappen finisce contro le barriere per evitare il contatto. Così il Gp del Sakhir perde al primo giro due dei protagonisti del circus, con il monegasco che poi ammetterà l'errore ("Mi prendo la mia responsabilità") e l'olandese evidentemente contrariato ("rispetto Leclerc ma stavolta ha esagerato" le parole di Verstappen a Sky). Russell detta il passo e tiene dietro Bottas mentre Perez prosegue nella sua rimonta. Vettel, in 12/a posizione, non brilla. Al 28/o giro comincia la girandola dei pit-stop. Russell si ferma dopo 47 tornate e passa alla gomma dura, per andare fino in fondo, mentre Bottas allunga il suo stint ritrovandosi momentaneamente al comando della gara. Sainz torna in zona podio dopo la sosta ai box di Perez ed Albon, con Kvyat che riesce a respingere gli attacchi di Ricciardo in quarta piazza. Continua la rimonta di Perez che si libera in due giri di Stroll ed Ocon balzando in terza posizione prima dell'ingresso di una nuova Safety Car. Il pasticcio Mercedes si compie quado decidono un doppio pit stop: i meccanici combinano un disastro scambiando le gomme. Perez passa al comando davanti a Ocon, Stroll, Bottas, Russell, Sainz, Ricciardo, Kvyat, Gasly e Albon, 12° Vettel, su gomma morbida per il finale. Alla ripartenza della gara infiamma la battaglia tra i due Mercedes, con Russell che sfrutta la mescola di vantaggio (media contro hard) per passare Bottas grazie ad una stupenda manovra all'esterno del finlandese in curva 6. Russell si libera anche di Stroll e Ocon in soli due giri, portandosi in seconda piazza e lanciandosi all'inseguimento del leader Perez a 15 giri dalla bandiera a scacchi. Il colpo di scena arriva a meno di dieci giri dal termine con la foratura di Russell. Il giovane britannico deve rientrare ai box e torna in pista in fondo al gruppo, per poi riuscire ad agguantare perlomeno la zona punti nelle battute conclusive, chiudendo al nono posto.
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