Il torneo delle Sei Nazioni "per ora" va avanti, nonostante la pandemia e, "allo stato attuale delle cose", non si prende in considerazione l'ipotesi di un rinvio, come invece è già stato fatto per il torneo femminile, o cancellazione. Lo ha detto il direttore generale del comitato organizzatore del torneo, Benjamin Morel, commentando gli sviluppi della situazione in base all'evoluzione della pandemia. Così il match d'esordio del torneo rimane quello di sabato 6 febbraio a Roma (ore 15.15) tra Italia e Francia e si va avanti come da programma, che prevede la fine del 6 Nazioni 2021 con le partite del 20 marzo (per gli azzurri Scozia-Italia a Edimburgo).
"Un'ipotesi di rinvio finora non è mai stata presa davvero in considerazione - ha detto Morel nel corso di una videoconferenza - e ogni altra opzione potrà essere esaminata in funzione dei nostri futuri vincoli. Ma ora siamo totalmente concentrati sull'organizzazione come è stata prevista finora". Ma c'è comunque chi ipotizza che il torneo possa svolgersi in sedi diversi da quelle abituali, come potrebbe essere Nanterre per la Francia, e a questo proposito Morel ha commentato così: "dal punto di vista dei protocolli di sicurezza, credo che ogni federazione abbia provveduto per ciò che riguarda i propri impianti. Ci sono poi dei vincoli commerciali e in termini di visibilità negli stadi. Inoltre una delle cose più importanti del torneo è che prevede partite a Cardiff, a Dublino...", come a dire che le partite si svolgeranno negli stadi di sempre, ovviamente senza pubblico.
Ma esiste un piano B che prevede il rinvio del torneo se i contagi aumentano? "Sì, ma al momento attuale non ne stiamo parlando", la risposta del dg. "Comunque attendiamo chiarimenti dal governo francese - ha aggiunto - sul protocollo di isolamento per chi proviene dalla Gran Bretagna". Intanto domani il 6 Nazioni 2021 verrà presentato al Coni, con diretta Youtube/Fedrugby dalle 12, dal presidente Giovanni Malagò e da quello della federugby Alfredo Gavazzi. Interverranno anche l'ad di Sport e Salute Vito Cozzoli, la sindaca di Roma Virginia Rggi e il ct degli azzurri Franco Smith.
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