n vetta alla classifica almeno per due notti. L'Inter reagisce nel migliore dei modi al passo falso interno in Coppa Italia contro la Juve e, per la gioia di Antonio Conte (squalificato), non fallisce l'obiettivo che si era prefissata a Firenze: conquistare i tre punti nell'attesa dell'impegno del Milan di domenica in casa contro il Crotone. E' finita 2-0, con Barella a segno nel primo tempo e Perisic nella ripresa, ma Dragowski è stato provvidenziale in almeno tre occasioni. Il racconto della partita
Per la Fiorentina, priva di quattro titolari (gli acciaccati Ribèry e Caceres, out nella rifinitura, gli squalificati Castrovilli e Milenkvic) è arrivata la prima sconfitta interna in campionato nel 2021, la seconda interna contro i nerazzurri, già vittoriosi al Franchi in Coppa Italia un mese fa per 2-1: la stagione dei viola s'annuncia tribolata fino alla fine. L'Inter è passata dopo mezz'ora con uno dei suoi uomini migliori: dagli sviluppi di un calcio d'angolo, Barella ha raccolto e dalla distanza ha beffato Dragowski con un gran destro a giro. Già a inizio partita sempre il centrocampista nerazzurro aveva costretto il portiere viola a una super-parata, strozzando in gol l'urlo di Antonio Conte che, prima del match, si è intrattenuto alcuni minuti col patron viola.
I migliori gol in trasferta dell'Inter contro la Fiorentina
Inter dunque pericolosa e vogliosa di riscattare subito il ko di coppa: rispetto a martedì ha ritrovato Hakimi e Lukaku affiancato da Sanchez, a sinistra Perisic è stato preferito a Young e Darmian. L'emergenza ha costretto Prandelli a rimescolare le carte - in difesa Martinez Quarta, a destra Venuti, nella mediana Eysseric, a sostegno di Vlahovic l'ex Borja Valero - ma non ha frenato la reazione generosa della sua squadra dopo lo svantaggio: pochi minuti e Bonaventura si è visto deviare il tiro sulla traversa da Handanvic, nella stessa azione il capitano nerazzurro ha respinto di piede sull'ex Biraghi. E' stato il momento migliore dei viola, complice una fase di ripiegamento dell'Inter, anche se nel recupero Lukaku ha sprecato un'ottima ripartenza di Sanchez. Nell'intervallo Prandelli ha optato per le due punte inserendo Kouamè per Borja Valero, ma le speranze della Fiorentina si sono spente di lì a poco quando i nerazzurri (con Gagliardini al posto di Vidal dolorante al ginocchio e Lautaro Martinez per un Sanchez scontento del cambio) hanno raddoppiato con Perisic imbeccato dal solito Hakimi e andando vicini più volte al tris: gol annullato a Lukaku per fuorigioco di Perisic e Dragowski provvidenziale sullo stesso croato e su Gagliardini di testa. Troppo netto il divario con la corazzata di Conte come si sarà reso conto Commisso, nei viola è venuta a mancare pure la spinta agonistica ed è subentrata la rassegnazione: neppure l'ingresso a sorpresa dei neoacquisti Malcuit e Kokorin (quest'ultimo al debutto in A, al posto di Vlahovic) ha dato la scossa. Così l'Inter ha potuto portarsi a casa senza affanni la 14/a vittoria in campionato che fino a domenica la farà sognare sul tetto della Serie A.
Rimonta da urlo nel finale, l'Inter batte 4-3 la Fiorentina
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