Andrea Mura skipper, ma anche, dal
momento che a bordo c'è solo lui, 'aggiustatutto': le mani, che
di solito reggono il timone, stanno riparando la piccola capotta
danneggiata dal vento. Prontezza, ma anche spirito di
sopravvivenza: l'opzione sistemata da Mura consente di limitare
i danni del mare (gelato) in faccia. Il navigatore cagliaritano,
nonostante questi inconvenienti, è ancora al primo posto della
Ostar, la regata transoceanica più fredda e difficile.
In questo momento Vento di Sardegna si trova in una zona di
relativa calma. La velocità è allineata a quella degli altri
concorrenti. Il vantaggio sul secondo, però, è aumentato: 250
miglia e sono circa 300 sull'altro italiano, Michele Zambelli:
romagnolo, ma quasi sardo di adozione dal momento che nei mesi
scorsi si è preparato alla competizione proprio a Cagliari.
Vento di Sardegna dovrà ora affrontare in successione due
depressioni, mentre sembra che il pericolo iceberg sia in parte
rientrato.
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