Il Cio frena sull'ingresso degli
'e-sport' alle Olimpiadi. Lo fa per bocca del suo presidente
Thomas Bach che da Giakarta spiega che "non possiamo introdurre
alle Olimpiadi un gioco che promuove violenza e discriminazione.
E' contro i nostri valori, e non potremo mai accettare una cosa
del genere". L'argomento è d'attualità perché del programma dei
Giochi Asiatici in corso fanno parte a livello dimostrativo
anche gli 'e-sport', con 5 diverse categorie. E proprio il fatto
che molti videogiochi siano considerati violenti blocca il Cio
nel dare il via all'esperimento. Al massimo dirigente dello
sport mondiale è stato fatto notare che anche lo sport in cui
lui vinse un oro all'Olimpiade di Monaco 1972, la scherma, è in
fondo 'figlio' della guerra e quindi della violenza. "Ogni sport
da combattimento deriva da sfide reali, cruente - ha risposto -.
Ma lo sport è l'evoluzione civilizzata di tutto questo. Invece
quando hai e-games il cui obiettivo è uccidere qualcuno, ciò non
è in linea con gli ideali olimpici".
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