Il Tribunale federale della Fidal ha
assolto, "perché il fatto non sussiste", l'organizzatore del
Trieste Running Festival, Fabio Carini, dalle accuse di avere
fatto "passare il messaggio, contrario ai valori della Fidal e
del Coni, di una esclusione di alcuni dovuta a motivi razziali"
e "di avere omesso di comunicare alla Procura federale quanto di
sua conoscenza in merito allo sfruttamento di atleti di origine
africana". Lo ha reso noto l'organizzazione dell'evento, e la
notizia è stata successivamente confermata da fonti della Fidal.
"L'opportuna indagine avviata dalla federazione - osserva Carini
- ha riabilitato l'immagine di un evento inclusivo qual è il
Trieste Running Festival e la mia personale di uomo ancora prima
che di organizzatore. Attraverso le mie parole il Trieste
Running Festival ha voluto sensibilizzare il mondo sportivo e
non solo sulla necessità di riequilibrare e garantire i valori
etici ed economici che contraddistinguono la pratica lavorativa
della corsa a livello professionale".
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