"Credo che alla rappresentativa
olimpica della Russia verrà vietato di prendere parte a Tokyo
2020. E penso che la stessa cosa accadrà per i Giochi invernali
di Pechino 2022". A dirlo è Yuri Ganus, direttore dell'agenzia
antidoping russa, la Rusada, alle prese con degli incontri con
una delegazione dell'agenzia mondiale, la Wada, che ha messo di
nuovo nel mirino il laboratorio di Mosca per imprecisate
"incongruenze" e che hanno già vietato alla Russia di
partecipare con una propria selezione ai Mondiali di atletica di
quest'anno a Doha. "La Russia non può continuare con certi
metodi - è l'atto di accusa di Ganus, come riporta la Bbc - che
rendono la situazione peggiore. E dobbiamo smetterla di pensare
che l'Occidente ce l'abbia con noi e ci metta pressione: c'è
bisogno di mettere le cose in ordine". Ganus si aspetta sanzioni
a carico della Russia anche da parte di altre Federazioni
sportive internazionali, nell'attesa di risolvere
definitivamente il 'rebus' olimpico.
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