Allo stadio Jean Moulin di Parigi
gli azzurri del rugby, reduci dal pesante Ko subito in Galles
(42-0), continuano la preparazione verso il secondo impegno del
Sei Nazioni 2020, quello di domenica (ore 16) contro la Francia.
Lavoro diviso per reparti e poi collettivo per i giocatori agli
ordini dello staff tecnico guidato dal ct Franco Smith in una
mattinata dove la temperatura era di poco superiore allo zero:
"Ci sono delle cose da sistemare dopo il match contro il Galles.
Per Cardiff avevamo preparato tante cose - spiega il pilone
azzurro Marco Riccioni -, ma abbiamo commesso degli errori.
Alcune situazioni, come i punti di incontro, non sono stati
affrontati come avremmo dovuto. L'analisi video ci ha permesso
di valutare in modo più accurato alcune cose, e contro la
Francia saremo maggiormente preparati". Ma che tipo di avversari
sono i Coqs che, nel match del primo turno, hanno battuto i
vicecampioni del mondo dell'Inghilterra? Per l'Italrugby quella
di Parigi è un'altra missione impossibile?
"La Francia, secondo me, sarà una squadra ancora più fisica
rispetto a quella vista contro l'Inghilterra - risponde Riccioni
-, soprattutto in mischia. Hanno una squadra di qualità, ma
giocando al nostro massimo possiamo metterli in difficoltà.
Quanto a me, il Mondiale in Giappone mi ha dato maggiore
consapevolezza nei miei mezzi. Ci siamo confrontati con squadre
di altissimo livello, le migliori al mondo, e ti trovi contro
giocatori che non sei abituato ad affrontare. E' un torneo che
mi ha dato la giusta dimensione di dove ero arrivato e in cosa
potevo migliorare".
Chiusura sulla rosa della Nazionale dove l'età media si è
abbassata: "Dopo un Mondiale arriva una sorta di cambio
generazionale - dice il pilone dell'Italia -. E' inevitabile e
capita a tutti. A livello giovanile ci sono tanti atleti in
Italia che in prospettiva futura promettono bene. La concorrenza
rispetto a prima è più alta. Franco Smith sta cercando di creare
un Dna, una base solida che possa restare sia per chi è qui ora,
sia per chi entrerà a far parte della Nazionale in futuro".
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