"Nessuno poteva immaginare una situazione del genere. Si naviga a vista. La realtà è che nessuno sa da qui a uno, due, tre mesi come staranno le cose. Quindi, una dead line (per decidere sullo svolgimento delle Olimpiadi a Tokyo, ndr) potrebbe essere a giugno": lo ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò alla vigilia del summit con le Federazioni internazionali e, a seguire il giorno dopo, di quello con i Comitati olimpici.
Quindi, sulle possibili soluzioni per la Serie A: "Personalmente ai playoff preferirei il completamento del campionato, perché così non ci sarebbero strumentalizzazioni, sarebbe la cosa migliore. Non so se ci riusciranno".
"L'organizzazione di Milano-Cortina, va avanti. Lombardia e Veneto devono vincere questa partita. Immaginate se tutto questo fosse successo mesi fa, prima dell'assegnazione... Diamo speranza all'Italia cominciando con lo sport. Sport che in qualche modo tiene su il morale e ora tutti ne abbiamo bisogno. Le vittorie di Federica Brignone nello sci, di Michela Moioli nello snowboard (che dopo il nonno ha perso anche la nonna per
il coronavirus) e di Dorothe Wierer nel biathlon, che hanno dedicato i loro successi al Paese sono situazioni che compattano molto".
Malagò ha poi ricordato i complimenti del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per i successi delle azzurre. "Mi ha detto che festeggeremo al Quirinale. A livello temporale non si può fare nessun pronostico. Io sono malato di sport, lo sport è la base della vita, però la cosa prioritaria è la salute e di fronte a questo dogma nessuno può intraprendere strade diverse".
"Quando finirà quest'incubo, sarebbe bello festeggiare - ha concluso Malagò - Con il presidente del Comitato paralimpico Luca Pancalli c'è l'appuntamento del 23 giugno, quando saremmo andati a prendere il Tricolore dal presidente della Repubblica. Apparentemente è una data molto lontana, ma sarebbe la festa migliore".
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