"Stiamo lavorando col governo
federale degli Stati Uniti per facilitare l'ingresso nel paese
di quei golfisti e caddie, membri del tour, che risiedono al di
fuori degli USA. Siamo ottimisti". E' questa la posizione del
PGA Tour in vista del ritorno ai tornei, previsto a porte chiuse
per l'11 giugno a Fort Worth (Texas) col Charles Schwab
Challenge, che potrebbe non vedere in gara tanti big,
specialmente europei, che non vivono negli States. Il tutto per
via di una quarantena - questo lo scenario previsto attualmente
dall'esecutivo americano - di due settimane prima dell'inizio di
ogni evento per quei protagonisti che non risiedono negli
States. Una ipotesi che ha scoraggiato i golfisti continentali,
a partire da Tommy Fleetwood.
"Non ho intenzione - le dichiarazioni dell'inglese - di
viaggiare in America e stare lontano dalla mia famiglia per 4
mesi". Il PGA Tour è dunque al lavoro per trovare una soluzione
per un totale di circa 70 persone, tra giocatori e caddie.
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