Dopo Francesco Molinari anche un
altro campione Major come Adam Scott, numero 6 del golf
mondiale, non sarà tra i protagonisti del Charles Schwab
Challenge, primo evento ufficiale post pandemia del PGA Tour in
programma in Texas l'11 giugno.
A differenza dei big europei, da Molinari a Tommy Fleetwood
passando per Lee Westwood, per l'australiano Scott (vincitore
del Masters Tournament 2013) il motivo dell'assenza sarà dettato
non dalle restrizioni dei viaggi ma dallo "scetticismo" riguardo
al piano di sicurezza e salute varato dal massimo circuito
americano del green.
Il 39enne di Adelaide non solo non giocherà l'appuntamento di
Fort Worth, ma salterà anche i cinque successivi per riprendere
la sua stagione, stravolta dalla cancellazione di tanti tornei,
il 30 luglio da Memphis con il WGC-Fed.Ex St. Jude Invitational.
Appuntamento clou che precederà il PGA Championship (6-9 agosto
a San Francisco), primo Major 2020.
"Il piano del PGA Tour - ha rivelato Scott all'Australian
Associated Press, agenzia di stampa con sede a Sidney - è sì
abbastanza accurato, ma lo immaginavo diverso. Quello che più mi
preoccupa è la questione relativa ai test rapidi per il
coronavirus. Inizialmente non giocherò".
Ancora un'assenza eccellente per il massimo circuito americano,
che ripartirà sì con molti campioni ma dovrà fare i conti con i
forfait di tanti big.
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