Una giornata di allenamenti
diversi dal solito ha caratterizzato la giornata delle Zebre
Rugby, una delle due franchigie italiane che partecipano al
Guinness Pro14 (ex Celtic League). Castello e compagni sono
stati protagonisti di un'intensa giornata di 'team building' che
ha unito in una stessa occasione lavoro fisico, competitività e
sostegno allo staff di manutentori impegnato nei lavori di
rifacimento del manto erboso dello stadio Lanfranchi, che
richiedono una notevole quantità di terra mossa per curare i
drenaggi del campo.
Così le braccia e i muscoli dei rugbisti delle Zebre si sono
messi al servizio del club: divisi in tre gruppi, gli atleti
allenati da coach Bradley hanno avuto nove minuti di tempo
totali per trasportare quanta più terra possibile da un grande
cumulo al punto di raccolta posto a sei metri di distanza,
servendosi solamente di secchi e badili. "Dopo tre settimane di
soli allenamenti fisici, abbiamo pensato a una giornata diversa,
un momento di divertimento ma anche di lavoro - spiega il team
manager delle Zebre, Andrea De Rossi -. Simulando il giorno
gara, ogni gruppo ha avuto a disposizione un minuto di tempo per
discutere la strategia migliore da adottare, dopodiché ha
utilizzato la propria tecnica per avere la meglio sui rivali.
L'etica del lavoro e la voglia di confrontarsi ha fatto sì che
quest'attività sia diventata una gara, e poi perché no,
smuovendo questa terra abbiamo anche dato un contributo concreto
ai manutentori del prato del Lanfranchi che se ne servono per
curare il drenaggio del campo".
A vincere la sfida è stato il gruppo capitanato da Tommaso
Castello, il terzo a cimentarsi nella prova. "Allenandoci quasi
tutti i giorni, abbiamo deciso di variare un po' e di
partecipare a questa bella iniziativa - spiega Tommaso Castello
-. E' stato bello mettersi alla prova e respirare nuovamente
l'aria della competizione".
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