La vela olimpica torna in acqua con
un raduno collegiale sul Garda e ripensa a qualifiche e
selezioni per Tokyo
"Oggi avremmo dovuto presentare ufficialmente la squadra degli
atleti della vela per Tokyo 2020, e invece ci troviamo con le
Olimpiadi lontane oltre 400 giorni...": così il dt della vela
azzurra Michele Marchesini. Da pochi giorni è ripresa
ufficialmente l'attività, con il primo raduno collegiale della
squadra nazionale sull'alto lago di Garda, tra Riva, Torbole e
Malcesine: 40 atleti della vela olimpica, con una gran voglia di
tornare in acqua dopo il lockdown.
"Durante questi mesi difficili, il nostro obiettivo è stato
tenere unito il gruppo, e dare agli atleti lo scopo di essere
pronti per il primo giorno in cui sarebbero tornati in acqua.
Abbiamo fatto tante attività teoriche anche importanti, si è
lavorato sui punti deboli, è stato un periodo con risvolti
positivi, e ci hanno dato una mano grandi personaggi della vela,
come i Chieffi, Vascotto, Bruni. C'è stato un bel clima da vera
nazionale della vela".
Con la ripresa degli allenamenti, riparte la corsa alle
Olimpiadi, ma con scenari ancora largamente incerti. "Non
sappiamo quando saranno riprogrammate le regate per completare
le qualifiche per nazione, anche se l'Italia è già qualificata
in sei classi su dieci. Non credo che l'attività sportiva
internazionale possa ripartire prima dell'autunno, ma ci faremo
trovare pronti."
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