"Vorrei che l'ICS diventasse anche
la banca della scuola e
dell'università. Il Credito Sportivo può intervenire sulle
palestre scolastiche ma non sul plesso, perché la scuola non è
considerata infrastruttura culturale. Serve un cambio di passo
per un'agenda e una visione comune sul rapporto capitale umano-
scuola e università - futuro. Sono
in ballo elementi centrali di quelle che considero difese
immunitarie sociali".
Queste le parole del Presidente Andrea Abod all'interno
dell'Online Talk "Sport Industry e orizzonti futuri",
organizzato da RCS Academy. Abodi ha proposto un nuovo approccio
metodologico, con una visione di sistema: "Abbiamo
molte cose da fare per alimentare fiducia e speranza. Sulle
infrastrutture dobbiamo fare un salto di qualità. Gli interventi
dell'Istituto nelle scuole sono limitati e parziali, rivolti
solo sulle infrastrutture sportive, ma lo sforzo deve essere
integrato, sistemico e sistematico".
Alla vigilia dell'esame di numerosi provvedimenti finanziari da
parte del Parlamento e nell'imminente definizione del Recovery
Plan, Abodi ha ribadito la rilevanza di questo
particolare momento storico: "Questa è una fase dove non mancano
le risorse, a livello comunitario, governativo, regionale e
dell'Istituto, quindi è fondamentale la
collaborazione, altrimenti tutti questi sforzi rischiano di
essere sacrificati a causa della mancanza delle giuste
sensibilità e di un necessario coordinamento. Troppo importante
è la scuola, vera e propria fabbrica del futuro, per non
cambiare approccio relativamente allo
sviluppo dei contenitori e dei contenuti".
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