L'ex azzurro del rugby Paolo Vaccari,
49 anni e 64 presenze in nazionale dal 1991 al 2002, annuncia la
propria candidatura alla presidenza della Federazione Italiana
(Fir) per il quadriennio olimpico 2021-2024.
Vincitore di due scudetti con le maglie di Milan e Calvisano,
laureato in Architettura al Politecnico di Milano, negli anni
Vaccari ha costruito un percorso professionale di successo da
libero professionista. Ha anche
maturato esperienza in seno alla Fir dove, eletto consigliere in
quota giocatori, ha ricoperto ruoli operativi e in particolare
quello di responsabile della Commissione Impianti, contribuendo
alla creazione di diversi nuovi centri sportivi. Dal 2018 è
stato eletto all'interno del consiglio di amministrazione
dell'Istituto per il Credito Sportivo, esperienza che lo ha
messo in contatto con le più alte cariche del mondo sportivo
nazionale.
"Ho deciso di scendere in campo nella corsa per la presidenza
della federazione- spiega Vaccari - perché credo sia giunto il
momento di un sostanziale cambio di marcia e di un approccio
innovativo per il rugby italiano.
Da anni il Sistema Rugby, in Italia, è alla ricerca di una nuova
visione, capace di dare una spinta in avanti. Serve un approccio
diverso, rispetto al passato, capace di trasformare il nostro
movimento. Oggi, più che commentare il passato e le nostre
debolezze, serve riunire tutti intorno a una nuova visione di
crescita, che enfatizzi i nostri punti di forza e sia di stimolo
per 'avanzare'. Una visione che vada oltre il prossimo
presidente federale, ma che sia di lungo periodo, per porre le
basi
di una crescita sostenibile negli anni". "Serve una gestione più
moderna -conclude l'ex azzurro -, capace di attrarre importanti
manager, del mondo dello sport ma non solo, per riprogettare il
Sistema Rugby Italiano".
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