"Il prossimo Governo avrà anche il
compito di approvare il Decreto Ristori cinque, che è già
scritto e darà respiro a milioni di cittadini alle prese con
difficoltà economiche a causa delle restrizioni dovuto al
Coronavirus". E' il saluto su Facebook del ministro dello sport
Vincenzo Spadafora in vista del prossimo governo: "In questi
mesi - aggiunge - ho provato a rispondere alle tante istanze che
quotidianamente ho raccolto da ciascuno di voi. Lascio ad altri
il testimone sperando che non si perda il lavoro fatto finora e
ringrazio tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo
meraviglioso percorso che non dimenticherò mai. Grazie a tutti,
davvero".
"Quando diciassette mesi fa ho giurato come ministro per le
Politiche giovanili e lo Sport - prosegue Spadafora - eravamo in
un'altra era, in un momento completamente diverso da questo.
Per molti anni avevo seguito le questioni relative ai diritti
dell'infanzia e dei giovani, è sempre stato il centro del mio
impegno. Non conoscevo invece il mondo dello sport, al quale mi
sono avvicinato con curiosità, rispetto e attenzione. I primi
mesi sono stati entusiasmanti, su entrambi i fronti. Ricordo la
gioia di presenziare alla storica vittoria della Ferrari a Monza
dopo nove anni, ad esempio. Poi, un anno fa, l'esplosione della
pandemia, il lockdown, i sacrifici chiesti a tutti i cittadini.
Siamo entrati in una fase drammatica, abbiamo dovuto prendere
decisioni dolorose e dalle conseguenze gravi ma inevitabili, a
partire dalle chiusure". "In questi mesi abbiamo lavorato
moltissimo per dare sostegno a tutto il mondo dello sport, con i
limiti del caso, sicuramente, ma facendo il massimo possibile.
Stesso impegno sul fronte delle politiche giovanili: il lancio
della piattaforma Giovani2030 e della Carta Giovani, tra le
altre cose, e il numero più alto di posti per volontari del
Servizio Civile degli ultimi anni. Il lavoro forse più delicato
e più importante è stato quello di dare attuazione alla riforma
dello Sport, cinque decreti sui quali per un anno abbiamo
discusso con tutte le componenti, a tutti i livelli, per
arrivare a un risultato condiviso e che rappresentasse davvero
un avanzamento sociale e culturale".
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