Gli esami non finiscono mai, ma per
Letizia Paternoster è l'ora di quelli importanti. Cuore, talento
e tanta voglia di affermarsi nello sport e nello studio per
l'azzurra del ciclismo che ha ripreso da poco la preparazione
in vista delle Olimpiadi di Tokyo dopo una pausa forza a causa
del Covid. "Ho avuto un mese di febbre - racconta la 21enne
trentina specializzata nella pista ma forte anche nelle gare su
strada - e ho deciso di andare in Sicilia ad allenarmi. Sto
andando molto bene e va sempre meglio con l'allenamento, siamo
già qualificate per le Olimpiadi ma ci aspettano due
appuntamenti di Coppa del mondo ad aprile e maggio. Saranno due
appuntamenti importanti ma io conto di raggiungere la piena
forma al momento giusto che sarà ad agosto".
Ore e ore in bicicletta per la bella e giovane di Cles (lo
stesso paese di Maurizio Fondriest, suo scopritore) già
diventata un fenomeno social con quasi 200.000 follower su
Instagram che ha tra i suoi sogni anche la laurea in Scienze
Politiche. "Devo dire - sottolinea l'azzurra del ciclismo
impegnata a febbraio anche con i test di ammissione in digitale
- che la mia grande fortuna è di essere una studentessa della
Luiss, è strutturata appositamente con dei tutor che mi aiutano
tantissimo. Sono un grande punto di appoggio".
Prima della corsa verso la laurea ad attendere Letizia
Paternoster ci saranno le Olimpiadi di Tokyo dove l'azzurra non
va di certo solo per partecipare: "Prima di tutto già essere
alle Olimpiadi è un grande sogno realizzato, dopo di che se vado
a Tokyo è per puntare al meglio. Sogno l'oro olimpico e sarà
quello che proverò a portare a casa, non mi do percentuali ma ci
credo tanto, vado la per vincere, punto''.
Molto giovane ma già molto popolare sui social, la Paternoster è
un modello da seguire per le teenager: "E' giusto usare i
social, ma vanno presi i giusti esempi, non devono mai andare
oltre. Direi che la cosa migliore è usarli per poter imparare e
seguire dei modelli di vita che possano migliorarle e non
peggiorarle. E comunque bisogna viversi la vita vera che non è
di certo quella dei social"
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