Si è tenuta, in videoconferenza, la
prima riunione dell'Osservatorio Nazionale contro le
discriminazioni nello Sport istituito dall'Unar - Ufficio
Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del
Consiglio dei Ministri, con le federazioni sportive nazionali e
le organizzazioni che hanno deciso di aderire e tra queste la
federazione pugilistica italiana (Fpi).
Durante la riunione sono stati affrontati diversi temi quali la
condivisione delle buone prassi messe in atto dalle federazioni
a livello nazionale e locale, e le possibili iniziative
congiunte di sensibilizzazione sui temi dell'antidiscriminazione
e del contrasto alla violenza, con particolare riferimento al
mondo giovanile. "Per la FPI - sottolinea il presidente Vittorio
Lai - è stato un grande onore poter partecipare ad un tavolo di
lavoro prestigioso e costruttivo come quello promosso da Unar. E
anche un'opportunità storica, in quanto è da tempo che
auspicavamo ad un confronto diretto e tangibile sulle buone
prassi del mondo dello Sport, per un'azione sinergica tra realtà
fortemente connesse volta ad una nuova cultura del rispetto".
"La prevenzione ed il contrasto alle discriminazioni, dentro e
fuori dal ring - continua Lai - , sono due punti fondamentali
anche della mission Fpi che spesso, di fronte alla
strumentalizzazione del binomio 'pugilato-violenza', è costretta
a tutelare anche la propria identità di sport sano, corretto e
formativo, strumento di benessere psico-fisico e canalizzatore
di quell'aggressività che trasforma in recupero sociale".
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