Ad un anno dall'ultima prova di Coppa del mondo, la scherma internazionale prova a ripartire.
A Budapest, nel prossimo fine settimana, è in programma un doppio appuntamento di cdm di sciabola, maschile e femminile che siglerà anche la conclusione della fase di qualificazione a Tokyo 2020.
L'Italia, con entrambe le squadre già qualificate, può sfruttare
quest'occasione soprattutto come test.
"Non nascondiamo l'emozione - ammette il ct della nazionale
di sciabola, Giovanni Sirovich -. C'è tanta voglia di tornare in
pedana, di confrontarsi con gli altri e di verificare la
condizione. C'è anche - ammette - quella prudenza che sarà
necessario per affrontare un appuntamento nel pieno di
un'emergenza sanitaria mondiale. Abbiamo un rigido protocollo e
tutta una serie di indicazioni cui ci atterremo scrupolosamente.
Il "motto" di questa trasferta sarà "non abbassare la guardia" e
ciò sarà valido sia in pedana che fuori".
A rappresentare l'Italia a Budapest saranno Luca Curatoli,
Enrico Berrè, Luigi Samele, Aldo Montano, Francesco Bonsanto,
Dario Cavaliere, Francesco D'Armiento, Gabriele Foschini, Luigi
Miracco, Matteo Neri, Riccardo Nuccio, Giovanni Repetti, Luigi
Samele e le sciabolatrici Irene Vecchi, Martina Criscio,
Rossella Gregorio, Michela Battiston, Giulia Arpino, Benedetta
Baldini, Sofia Ciaraglia, Rebecca Gargano, Lucia Lucarini,
Chiara Mormile, Eloisa Passaro e Claudia Rotili. Domenica la
giornata sarà dedicata alle gare a squadre che vedranno in
pedana i quartetti azzurri composti da Samele, Berrè, Curatoli
e Montano e, per la gara femminile, da Vecchi, Gregorio, Criscio
e Battiston.
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