Poteva andare al Real Madrid, ma ha preferito tornare alla Juventus. Un "gesto d'amore" nei confronti di una società che gli ha dato tanto. E con la quale ora vuole aprire un nuovo ciclo. E' un Massimiliano Allegri "emozionato e divertito come la prima volta, quando 18 anni fa ha iniziato ad allenare" quello che si riaffaccia nella sala stampa dell'Allianz Stadium due anni dopo l'addio. Accanto a lui il presidente Andrea Agnelli, che i sentimenti preferisce metterli da parte: "Max non è stata una scelta del cuore - sottolinea - ma pensiamo che sia l'allenatore giusto, e con le giuste competenze, per scrivere un nuovo capitolo della storia della Juventus". Le strade di Allegri e del club bianconero tornano dunque ad incrociarsi dopo due stagioni difficili, nonostante uno scudetto, una Coppa Italia e una Supercoppa, per competenze e non per amicizia. Con lo sguardo rivolto al futuro, come dimostrano i quattro anni di contratto, e non al passato. "Sono un segnale di fiducia, crediamo sia la persona giusta per portare avanti il nostro nuovo progetto a medio termine. Ha la credibilità per farlo", sottolinea Agnelli, che sgombra il campo dai dubbi sul futuro di capitan Chiellini: "L'ho sentito lunedì - rivela il presidente bianconero che ha fatto anche i complimenti all'Italia campione d'Europa -, mi sembrava ridicolo interrompere le vacanze per firmare un contratto. Chiellini non è un problema". Il difensore, insieme a Bonucci e a Ronaldo sono per Allegri "il valore aggiunto di questa squadra". Saranno loro a "dare l'esempio" ai più giovani e a far capire loro cos'è la Juventus. Rispetto a tre anni fa, il portoghese in particolare "ha una responsabilità maggiore vista l'esperienza", sostiene il tecnico bianconero, che si dice "felice di ritrovarlo", ma da uomo intelligente e allenatore d'esperienza dribbla le domande sulla sua permanenza alla Juventus. "Se sono sicuro che sarà il centravanti della Juve? Sono sicuro che fa gol, poi che giochi a sinistra o destra cambia poco"... Meno dubbi invece attorno a Paulo Dybala: "L'ho lasciato ragazzo e l'ho ritrovato uomo. E' un giocatore su cui punto molto e da cui pretendo molto. Ha la possibilità di riscattarsi da un'annata non straordinaria", dice dell'argentino Allegri, convinto di avere a disposizione "una squadra divertente da allenare, giovane e che può migliorare tanto". Per riuscirci serviranno però "sacrificio e impegno", in un campionato molto equilibrato che, oltre ad Allegri, ritrova anche tanti altri bravi allenatori. L'obiettivo, conclude il tecnico, "è dare continuità ai risultati" e arrivare a marzo dentro a tutte le competizioni. Champions compresa, perché nonostante tutte le difficoltà rimane "un desiderio".
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