I Giochi Paralimpici di Tokyo, che terranno dal 24 agosto al 5 settembre prossimi, si terranno a porte chiuse, come era avvenuto per le Olimpiadi chiusesi pocol'8 agosto scorso. La decisione era scontata, vista la recrudescenza della pandemia in Giappone, e l'annuncio del comitato organizzatore è arrivato ad otto giorni prima della cerimonia di apertura, in una nota congiunta con il Comitato Paralimpico Internazionale (Ipc), il governo giapponese e la città di Tokyo.
I circa 4.400 atleti che prenderanno parte alle Paralimpiadi dovranno sottostare a severe misure di controllo, con test quotidiani e restrizioni di movimento. L'Italia manderà in Giappone 113 atleti (+14,14% rispetto a Rio 2016) di 15 discipline, con una presenza femminile (60) superiore a quella maschile (53). I portabandiera saranno due, Bebe Vio (scherma) e Federico Morlacchi (nuoto).
Ai Giochi olimpici, il 98% degli eventi sono sono svolti a porte chiuse e le poche eccezioni hanno riguardato solo quelli di discipline che si svolgevano lontano dalla capitale. Finora, in Giappone sono stati identificati circa 540 casi di Covid-19 tra le persone coinvolte (atleti, organizzatori e media), la maggior parte tra dipendenti locali. Invece, sono 31 le persone legate ai Giochi Paralimpici che finora sono risultate positive, mentre sono stati segnalati altri casi tra squadre già arrivate nell'arcipelago per allenarsi prima dei Giochi.
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