"Il servizio civile universale è uno
straordinario strumento di cittadinanza attiva, un pilastro
delle politiche giovanili di questo esecutivo, che permette a
ragazze e ragazzi di impegnarsi in iniziative di crescita
personale e formazione civica, a beneficio delle comunità e dei
territori. Il servizio civile non rientra direttamente nelle
politiche del lavoro, ma il governo Meloni sta predisponendo il
modello di certificazione delle competenze acquisite durante
l'esperienza del servizio civile, e ha introdotto per via
legislativa una riserva del 15% di posti nei concorsi pubblici
non dirigenziali a favore di chi ha fatto servizio civile.
Importante ricordare anche l'articolazione del servizio con
bandi in ambito digitale e ambientale, ai quali, insieme al
ministro Lollobrigida, ho aggiunto quello agricolo, con la
volontà di strutturare anche il turistico, il culturale e lo
sportivo". Così il ministro per lo sport e i giovani, Andrea
Abodi, parla dell'opportunità offerta dal servizio civile
agricolo. Il ministro, poi, sottolinea come "nel dibattito
politico odierno c'è chi ha avvicinato questa proposta alla
mini-naja o, peggio, al caporalato mortificando il profondo
valore di questa esperienza. Il servizio civile agricolo
considera i giovani una risorsa indispensabile e vitale per il
progresso culturale, sociale ed economico della nazione. Altro
che sfruttamento - prosegue Abodi -. Attraverso questa
esperienza si intende investire sui giovani offrendo opportunità
e permettendo loro di compiere un percorso di crescita e
formazione che li arricchisce in termini di conoscenze e
competenze, di sviluppare un maggior senso civico, una migliore
percezione dei valori democratici e di sperimentare forme
innovative, legali e tutelate di impegno in un ambito come
quello dell'agricoltura, che può aprire prospettive di un lavoro
duraturo nel tempo", conclude.
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