La sfida tra Albertini e Tavecchio per la Figc. "Il palazzo del potere continua a scricchiolare. Tanti si stanno allontanando, rimangono le solite facce #pallaalcentro": così in un tweet il candidato alla presidenza della Figc Demetrio Albertini che crede nella possibilità di accorciare le distanze nei confronti del del presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Carlo Tavecchio, che negli ultimi giorni ha perso più di un consenso, anche se la sua base elettorale resta in larga maggioranza. Albertini risponde poi al presidente del Palermo Zamparini che ieri aveva invitato i due contendenti a fare un passo indietro e che comunque tra i due avrebbe votato il n.1 Lnd ("tra Albertini e Tavecchio continuerei a votare Tavecchio perchè Albertini non lo prenderei nemmeno a fare il portinaio della mia azienda"): "Io portinaio di Zamparini? Purtroppo per lui la Federazione non è una sua azienda. Lui conosce solo la gestione monocratica", il tweet di risposta dell'ex milanista. "Leggo di possibili accordi che mi riguardano. Non baratto nessuna poltrona per le mie idee". Nuovo tweet del candidato alla presidenza della Federcalcio, Demetrio Albertini, che sottolinea la volontà di non scendere a patti nella corsa alla poltrona di via Allegri. Albertini ha poi spiegato che "domani all'assemblea di Lega Pro" in programma a Firenze non sarà presente "nessun candidato" alla presidenza della Figc. "È giusto che facciano delle riflessioni al loro interno" la considerazione dell'ex centrocampista di Milan e Nazionale alla vigilia dell'importante appuntamento della lega presieduta da Mario Macalli, finora orientata a sostenere l'altro candidato Carlo Tavecchio.
Tavecchio: 'Riflessione se non avrò consenso Lega Pro'
"Davanti a un non consenso di una Lega importante si farebbero altre considerazioni". Carlo Tavecchio, candidato alla presidenza della Figc nell'occhio del ciclone per una scivolata dialettica, risponde così a una domanda su cosa farebbe se domani l'assemblea della Lega Pro gli ritirasse l'appoggio. "E non a caso, non andrò all'assemblea per non influenzarli", ha detto ai microfoni Rai di Radio 1 Tavecchio, ribadendo di non avere "cambiali da pagare nè padroni". "L'assassino di John Kennedy non ha subìto quello che ho subito in questi giorni. E pensare che proprio in questi giorni ricorre il trentennale del mio impegno in Africa, dove ho contribuito a far aprire un ospedale e dove ho adottato a distanza tre bambini". Il presidente della Lnd, Carlo Tavecchio, attacca così dai microfoni Rai di Radio 1 - a otto giorni dall'assemblea elettiva in cui si presenterà da candidato alla presidenza - in merito alla bufera sollevatasi dopo le sue parole su stranieri "magia banane".
Ora settimana cruciale, anche Empoli tra 'No Tav'. IL PUNTO
Un week-end di tregua apparente tra chi mantiene le posizioni, chi si defila e chi medita, in attesa di una settimana che sarà decisiva sulla strada che porterà all'elezione del nuovo presidente della Federcalcio. A pochi giorni dall'11 agosto, data dell'assemblea elettiva della Figc, continua il rimescolamento delle carte fra sostenitori e oppositori di Carlo Tavecchio, il grande favorito alla poltrona del dimissionario Giancarlo Abete, catapultato sulla graticola mediatica dall'ormai arcinota frase a sfondo razzista sui calciatori neri "mangiatori di banane". Dall'altra parte della barricata, sostenuto da allenatori e calciatori e da parte di coloro che hanno preso le distanze dal numero uno della Lega Nazionale Dilettanti, c'e' Demetrio Albertini che, dato per sconfitto in partenza, comincia a sentire odore di rimonta. Una rimonta, quella dell'ex centrocampista del Milan, diventata non più impossibile anche per la continua emorragia di voti sul nome di Tavecchio che ha portato ad una Serie A praticamente spaccata in due. Ultimo club ad aggiungersi al trenino 'No Tav', guidato da Juventus e Roma, è il neopromosso Empoli che in una nota ufficiale ha ritirato il sostegno al numero uno della Lega Nazionale Dilettanti: "Ritengo sia giusto - afferma il presidente dei toscani Fabrizio Corsi - non appoggiare più la candidatura di Tavecchio, a presidente federale''. A dar forza alla rincorsa di Albertini anche le parole del presidente dell'Aic, Damiano Tommasi: ''Il nostro gruppo è rimasto compatto, anzi si sono aggiunti altri e la situazione è cambiata a nostro favore. Lo scenario è ora più favorevole a Demetrio. L'ipotesi Tommasi vice-presidente della Figc?: ''non c'e' nessuna ipotesi che io possa diventare vice-presidente della Figc, non so chi l'abbia ipotizzato, noi abbiamo il nostro candidato per la presidenza. Sarà una settimana particolare e noi siamo convinti che Albertini possa essere il presidente migliore''. A prendere invece con forza le difese del presidente della Lnd è una vera icona del calcio italiano, Gigi Riva secondo cui ''una cosa è certa, Carlo Tavecchio non è razzista anzi - assicura 'Rombo di Tuono' - è un buono. Sta pagando con un linciaggio mediatico una frase infelice, che voleva essere una battuta". E sul fronte della maggioranza che resiste sul nome di Tavecchio alla presidenza della Figc, a guidare le fila sono sempre il Milan con Galliani e la Lazio di Lotito forti dei numeri e del sostegno di Serie B e Lega Pro. Ex Serie C che si riunirà lunedì prossimo a Firenze e che dopo le ultime dichiarazioni del N.1 della Lega Pro Mario Macalli, oltre che dell'elezione dei due consiglieri federali e della nomina dei componenti del Direttivo, sarà chiamata a ribadire la sua posizione in vista di una settimana cruciale per il governo del calcio del Bel Paese e del 'giorno del giudizio' per la Figc.
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