"L'accordo con il Milan si dovrebbe chiudere nel giro di 3-4 settimane. Stiamo parlando di questioni legali con gli avvocati. Una volta concluso l'accordo inizieremo a riorganizzare la squadra per vincere. Non posso ancora parlare di dettagli, prima dobbiamo chiudere l'affare, siamo in fase di negoziazione". Così Bee Taechaubol all'arrivo all'aeroporto di Bangkok. Il broker tailandese in mattinata aveva anche salutato il mondo rossonero con un tweet: "Thank you Milan, see you soon".
Bee Taechaubol ha lasciato l'Italia con la promessa, fatta oggi via Twitter, di tornare al più presto, forte di un negoziato (secondo lui) in esclusiva per l'acquisto di una quota di minoranza del Milan. Eppure il broker tailandese, dopo neanche 24 ore dalla sua partenza, deve fare i conti con le prime indiscrezioni che filtrano. Le voci secondo le quali Silvio Berlusconi avrebbe già riallacciato i contatti con gli altri possibili acquirenti, in particolare il gruppo di imprenditori che fa capo alla cordata cinese di Mister Lee, sono state smentite da Berlusconi: ''nessuna trattativa in corso con cordate cinesi'', la nota da Arcore. Ma in trattative così complesse, i dettagli possono fare la differenza: molto fa pensare che l'esclusiva di cui parla Taechaubol non sia stata messa nero su bianco, né codificata in alcun modo. Dopotutto, il comunicato stampa di Fininvest non menziona l'esclusiva, a differenza di quello di Thai Prime, l'azienda guidata da Mr. Bee. Berlusconi sembra fortemente titubante rispetto alla possibilità di vendere il Milan: in questo momento ogni scenario resta aperto. Il presidente non è intenzionato a cedere la maggioranza: vuole per sé il 51 per cento e la leadership. I prossimi giorni, o forse le prossime settimane, saranno di riflessione e di analisi. Il patron vuole agire nell'interesse del Milan cercando di capire quale, tra i possibili acquirenti, sia il più affidabile e soprattutto disponibile a investire nel Milan del futuro.
A Mr.Bee la minoranza, Berlusconi resta al comando - Il botto non c'e' stato: il Milan non e' stato ceduto e Berlusconi resta in sella alla sua creatura piu' amata. Per ora, il broker thailandese Bee Taechaubol si deve accontentare di una quota di minoranza. Puo' essere un inizio. Tuttavia, il business man venuto dall'Oriente per chiudere in fretta l'affare che porta dritto al Milan, rientra in patria con una sola certezza: quella di avere un'esclusiva a trattare per una quota di minoranza. La giornata dell''apocalisse' si e' risolta con un patto e una stretta di mano per sancire l'apertura a un nuovo socio. Ogni accordo e' ancora da definire. A fare chiarezza e' la Fininvest che interviene con una nota ufficiale per riportare ordine dopo ore di incertezza e di ipotesi. "La collaborazione proposta ancora da definire in molti punti - si legge - prevede l'acquisizione da parte di una cordata finanziaria di una quota di minoranza e che il controllo del club rimanga saldamente nelle mani di Silvio Berlusconi e della Fininvest". Dopo un paio d'ore arrivano le parole - perfettamente combacianti - del futuro socio di minoranza: "Adesso abbiamo un negoziato esclusivo con Fininvest per acquisire una quota del Milan. Una volta concluso l'accordo ci rimboccheremo le maniche e inizieremo a lavorare". La spedizione italiana di Taechaubol e' alle battute finali: con Berlusconi si sentira' prossimamente. Nel frattempo, saranno limate clausole e affinate pratiche per spianare la strada all'ingresso di Mister Bee. Il tailandese certamente puntava piu' in alto e, tra una passeggiata e un selfie con lo sfondo della Madonnina, di certo accarezzava e coltivava l'idea di poter fare il grande annuncio. Berlusconi ancora una volta sorprende tutti: vuole mantenere il 51% e la carica di presidente. Questa e' la realta' fotografata oggi, nel futuro gli equilibri potrebbero cambiare e volgere anche in favore dell''amico' tailandese che potrebbe scalare il Milan a poco a poco. Una svolta che forse travolgerebbe un'intera dirigenza e che preoccupa fortemente Berlusconi. Galliani e Barbara per lui non sono in discussione. Taechaubol - che non e' ancora socio di minoranza - sembra gia' pensare all'organigramma del futuro. Taechaubol si mostra soddisfatto e sorridente, al fianco di Berlusconi. Ringrazia e resta in attesa della fatidica firma che cambiera' in parte il volto del Milan. Il club rossonero si apre al mondo asiatico, senza pero' perdere l'impronta storica del suo creativo e imprevedibile presidente. Per chiudere l'era Berlusconi pero' serve altro tempo: del resto, trenta anni non finiscono in un giorno.