Claudio Ranieri puo' godersi ora il trionfo in Premier con il piccolo Leicester, l'impresa piu' sorprendente di un tecnico italiano all'estero. L'allenatore romano, che sogghignerà pensando al tormentone 'zero tituli' di Mourinho cacciato dal Chelsea nell'anno della sua impresa, ci e' arrivato dopo una lunga e lusinghiera carriera in cui ha raccolto consensi ma poche soddisfazioni all'estero con una Coppa di Spagna, una Supercoppa Uefa e l'Intertoto vinte col Valencia.
Ma lo scudetto della Premier e' l'apice della sua carriera in un anno in cui Francesco Guidolin ha ben meritato salvando in corsa lo Swansea e Gianni De Biasi si appresta a guidare l'Albania alla fase finale degli Europei. Il Made in Italy e' una qualita' apprezzata in panchina mentre in campo i calciatori italiani sono sempre meno richiesti, in linea con la fase difficile che vive la nazionale di Antonio Conte, che in estate approdera' alla prestigiosa guida del Chelsea. Ma i blues non giocheranno le coppe europee per cui saranno due i tecnici italiani delle squadre straniere della prossima Champions League: oltre a Ranieri ci sara' infatti il numero uno Carlo Ancelotti che comincera' la sua avventura col Bayern di Monaco raccogliendo l'eredita' di Guardiola. Carletto e' l'allenatore italiano piu' apprezzato all'estero avendo vinto dovunque: col Chelsea scudetto e Fa Cup, col Psg scudetto, col Real Madrid Coppa del Re e la Champions League, l'agognata decima per le merengues. La storia dei tecnici italiani all'estero parte con Giuseppe Meazza al Besiktas nel 1950 e con Sandro Puppo che nel 1955 lancia il giovane Suarez al Barcellona (facendolo multare perche' oltrepassava la meta'campo), ma il primo ad affermarsi e' Nevio Scala che vince l'Intercontinentale col Dortmund nel 1997 oltre l'accoppiata scudetto coppa con lo Shakhtar.
Poi l'ambasciatore all'estero diventa Giovanni Trapattoni che vince lo scudetto 1997 e la coppa col Bayern (celebre la sfuriata con Strunz), poi lo scudetto col Benfica e il Salisburgo. Esporta i suoi successi anche Fabio Capello che, a cavallo degli scudetti con Milan, Roma e di quelli cancellati con la Juve, agguanta due titoli col Real Madrid (1997-2007) ma il suo gioco non piace agli esigenti tifosi spagnoli. Gianluca Vialli smette di giocare allenando il Chelsea con cui conquista coppa delle Coppe, Supercoppa europea e coppa d'Inghilterra. Poi tocca a Roberto Mancini la gioia di vincere all'estero: scudetto 2012 e varie coppe col Manchester City, coppa col Galatasaray. Prestigioso il successo di Roberto di Matteo: chiamato alla guida del Chelsea conquista la Fa Cup e la Champions 2012. Prima di tornare a Roma Luciano Spalletti raccoglie consensi e trofei: con lo Zenit vince due scudetti e due coppe russe. Alberto Zaccheroni sfonda in Giappone guidando la nazionale alla vittoria nella Coppa d'Asia. Gli altri successi dei tecnici italiani all'estero sono importanti ma meno prestigiosi: Bigon vince coppa e scudetto svizzero 1997 col Sion, Marcello Lippi col Guangzhou si aggiudica tre scudetti cinesi, una coppa e la Champions asiatica 2013. Nelle sue peregrinazioni in Europa orientale Zenga conquista lo scudetto con lo Steaua e la Stella Rossa Belgrado. Ma il solco tracciato da Ranieri moltiplichera' la chiamata di altri tecnici. Il Made in Italy in panchina non passa mai di moda.
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