"La Var non depotenzia la figura
dell'arbitro. Nel momento in cui commette un errore evidente non
può essere l'unico a non saperlo". Così l'ex arbitro Roberto
Rosetti ha chiarito l'entità della Video Assistant Referees, la
cui sperimentazione off line (senza nessun collegamento tra i
VAR e gli ufficiali di gara) inizierà in Serie A nel fine
settimana. Secondo quanto spiegato da Rosetti, finora si stimano
"due o tre" ricorsi al video-arbitro (a Milano, Roma, Palermo e
Cagliari sarà posizionato in una control room, nelle altre città
in una postazione fuori dallo stadio) per giornata di
campionato, e in Bundesliga, dove la sperimentazione è iniziata
settimana scorsa, per il momento ogni revisione è durata in
media 22 secondi. "La revisione può essere chiesta dall'arbitro
o dal video-arbitro, non dalle squadre - ha chiarito -.
L'arbitro rimane il centro del processo decisionale, la
decisione finale è sempre e comunque sua".
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