La Fifa sta svolgendo un'inchiesta
disciplinare sulla Juventus per la cessione di Paul Pogba nel
2016 per la cifra record di 105 milioni di euro, ma non sul
Manchester United, club che si assicurò il francese. Le presunte
violazioni potrebbero riguardare le cosiddette norme Fifa sulle
terze parti, introdotte nel maggio 2015, che vietano la presenza
di quote del cartellino di un giocatore in mano, appunto, ad una
terza parte.
Di quei 105 milioni, spiega il libro di recente uscita dello
"Spiegel" "Football Leaks", 27 andarono all'agente di Pogba Mino
Raiola e alla sua società Topscore Sports Limited, secondo un
accordo firmato con il dg bianconero Giuseppe Marotta prima
della vendita del giocatore. Il Manchester, a sua volta,
concordò con l'agente il pagamento di 19,4 milioni in 5 rate
entro il settembre 2020. E a questi si aggiunse il compenso
dello stesso Pogba per il suo procuratore: altri 2,6 milioni,
arrivati dal Manchester e versati all'agenzia di Raiola Uuniqq
Sarl, con sede nel Principato di Monaco.
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