Sono stati identificati e
denunciati a distanza di due mesi esatti i sette tifosi del
Genoa ritenuti responsabili del lancio di mortaretti, fumogeni e
oggetti contundenti avvenuto durante la partita fra Genoa e
Chievo, avvenimento che costrinse l'arbitro a sospendere per
alcuni minuti la partita. Si tratta di sette giovani genovesi
incensurati fra i 20 e i 25 anni quasi del tutto sconosciuti
alle forze di polizia. Determinati per l'identificazione degli
indagati (che agirono con il volto coperto) le immagini delle
telecamere dello stadio. Gli accertamenti si sono conclusi
stamane con la perquisizione delle sette abitazioni degli
indagati in cui sono stati sequestrati gli abiti indossati il 30
aprile allo stadio ma anche sfollagente, mazze da baseball e
tirapugni. Tutti indagati per la detenzione di lancio di
materiale esplodenti durante una manifestazione pubblica, i
sette ultrà si vedranno comminare il Daspo dal questore di
Genova Sergio Bracco.
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