In Russia c'era il 'doping di
Stato' nello sport, ma non nel calcio. Lo sostiene la Fifa
tramite il segretario generale Fatma Samoura che, a tre giorni
dal sorteggio dei gironi dei Mondiali 2018, si trova a Mosca.
"Dalle informazioni che abbiamo - ha spiegato - non si può
proprio dire che il doping fosse in Russia un fenomeno diffuso
nel calcio". Tutto ciò nonostante nel rapporto della Wada sul
'doping di Stato' fosse stato citato anche il calcio e in
particolare un piano per 'ripulire' i test eventualmente
positivi dei giocatori della nazionale che, sotto la guida di
Fabio Capello, ha preso parte ai Mondiali di Brasile
2014. A proposito dell'ultimo Mondiale, il vicepremier russo, ed
ex Ministro dello Sport, Vitaly Mutko è intervenuto sulla
questione dicendo che "in Brasile non abbiamo mai vinto, e se
abbiamo giocato in quel modo sotto l'effetto del doping,
figuratevi cosa sarebbe successo senza. E' una cosa di una
stupidità assoluta".
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