"Oggi concludo la mia esperienza di commissario". Lo ha annunciato il n.1 del Coni, Giovanni Malagò, dopo l'assemblea che ha completato la governance della Lega Serie A. "Missione compiuta, sono molto contento di aver dato un contributo al calcio italiano - ha detto -. Ringrazio i miei vice, Nicoletti e Corradi, e il presidente designato Miccichè, che ha avuto pazienza di aspettare la governance, e non credo per lui fosse normale".
L'assemblea della Lega Serie A ha approvato all'unanimità la delibera per la risoluzione del contratto con Mediapro, che a febbraio ha vinto il bando per rivendere i diritti tv del campionato come intermediario indipendente ma non ha presentato la fideiussione necessaria. La scorsa settimana, fra martedì e mercoledì, l'assemblea si era espressa due volte sulla stessa delibera, raggiungendo prima 11 e poi 10 voti a favore, sui 17 club aventi diritto (quelli retrocessi non votano sulla materia): la maggioranza ma non i 12 'sì' necessari per l'approvazione. Questa volta è passata la linea sostenuta dal presidente designato della Lega, Gaetano Miccichè, e dal commissario, Giovanni Malagò, secondo cui Mediapro finora non si è dimostrato un partner affidabile. Secondo quanto filtra, durante la discussione il vice commissario della Lega, Paolo Nicoletti, ha sottolineato che la garanzia presentata da Mediapro era condizionata alla piena commerciabilità dei diritti tv e alla realizzazione del canale, uno scenario - ha aggiunto l'avvocato - con alti livelli di incertezza per i club. Il consigliere della Roma, Mauro Baldissoni, a quanto si apprende, ha chiesto di mettere a verbale che il club giallorosso si sarebbe riservato di chiedere i danni, non solo a Mediapro ma anche a chi avrebbe impedito alla Lega Serie A di poter di nuovo disporre dei diritti. Al momento del voto, al gruppo di società guidato da Juventus e Roma, si sono aggiunte tutte le altre e così la Lega ha approvato all'unanimità la delibera per la risoluzione di diritto del contratto con Mediapro in sette giorni, ultimo termine entro il quale, per legge, il gruppo spagnolo può presentare la fideiussione da 1,2 miliardi di euro. Lo scenario più probabile, è che ora la Lega provveda a rimettere su mercato i diritti tv del campionato con trattative private, con Sky pronta a tornare in gioco.
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