"Sono strafelice per Quagliarella, ma quando uno si sa mantenere fisicamente ed ha qualità tecniche e morali come le sue è giusto così. E' un bene prezioso per il calcio. Non c'è anagrafe che tenga, non potremo fare affidamento su di lui in eterno, ma Quagliarella contribuirà alla crescita dei colleghi più giovani". Parola di Roberto Donadoni, che da Ct lanciò in nazionale l'attaccante oggi alla Sampdoria, richiamato da Roberto Mancini in azzurro ed in vetta alla classifica dei marcatori di serie A con 21 reti, a dispetto dei 36 anni.
Per rilanciare il calcio italiano Mancini sta spingendo sui giovani, vedi la convocazione di Zaniolo ancor prima dell'esordio in A: "La rifondazione della Nazionale deve partire da qualcosa di diverso - è il parere di Donadoni - Non si possono cambiare le cose se nulla cambia. Diamo il tempo a Mancini di lavorare, senza stare a giudicare ogni singola prestazione, isolata dal contesto".
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